FABIO FLORINDI
Economia

Brera, San Babila e Quadrilatero: la casa di lusso non conosce crisi

Più distanziate Pagano/Piemonte/Buonarroti (4.000 - 5.550) e Indipendenza/Cinque Giornate/Città Studi. A Brera si arriva sui 9.750 euro al metro quadro

Skyline di Milano

Milano, 17 luglio 2016 - Una persona abbiente, magari un top manager, che decide di acquistare un’appartamento più grande o in una zona più prestigiosa. È questo l’identikit del compratore di appartamenti di lusso a Milano. Ma ci sono anche stranieri che acquistano per investimento, soprattutto svizzeri, tedeschi e francesi. Quest’ultimi in grande ascesa. Nelle località di villeggiatura sui laghi lombardi, invece, la maggior parte degli acquirenti di fascia ‘premium’ arriva dal Nord Europa e compra soprattutto ville con parco e vista sul lago. Engel & Völkers, azienda leader mondiale nella vendita di immobili di lusso, yacht e aeromobili, ha tracciato un quadro delle vendite al metro quadro degli appartamenti del segmento ‘premium’ a Milano. E il quartiere più caro, registrato dalla società, è quello di Brera con vendite tra i 6.400 e i 9.750 euro al metro quadro. Subito dietro San Babila e il Quadrilatero della moda (6.200 - 8.500 euro al mq).

Più distanziate Pagano/Piemonte/Buonarroti (4.000 - 5.550) e Indipendenza/Cinque Giornate/Città Studi (3.700 - 5.250). Il direttore commerciale di E & V per l’Italia, Alberto Cogliati, spiega che «l’immobile milanese pagato più caro al metro quadro nel 2015 è stato venduto a Brera». Sono stati sborsati 1,2 milioni di euro per un appartamento di 125 mq, «all’interno di una palazzina che affaccia su piazza del Carmine, via Ponte Vetero e via Madonnina». Si tratta di un quadrilocale costituito da «una zona living con cucina, due bagni in pietra, due camere matrimoniali e un’ampia cabina armadio, recentemente ristrutturato in stile moderno».

L’appartamento più piccolo, ‘appena’ 65 metri quadrati, «è stato venduto in zona Solari per 303mila euro». Si trattava di «un bilocale elegantemente ristrutturato al secondo piano di una palazzina signorile». Il più grande invece era di 310 mq ed è stato venduto in Brera per 1,9 milioni di euro. Engel & Völkers, sottolinea Cogliati, ha deciso di investire in Italia perché «il Bel Paese attira tantissime persone». Negli ultimi 10 anni «il numero di stranieri che hanno comprato in Italia è sempre cresciuto in doppia cifra» e «nel 2015 abbiamo registrato un +18% rispetto all’anno precedente», da 6mila compratori a 7.500. Acquistano «nelle città più importanti, in quelle d’arte e nelle località di villeggiatura e circa il 75% proviene dal Nord Europa, per godere di un clima che loro non hanno». Il record lo si è registrato a Porto Cervo dove l’anno scorso «il 100% dei nostri acquirenti è stato straniero». A Milano, invece, la percentuale di stranieri che acquista immobili di pregio «è al di sotto del 20%».

Sulla situazione del mercato immobiliare, che a livello generale sta attraversando un momento difficile, il direttore commerciale spiega: «Negare che sia arrivato uno stop è assurdo. Ma nella gamma ‘premium’ è stato un piccolo rallentamento, non paragonabile a quello che è avvenuto sul mercato medio-basso». In sostanza «i prezzi hanno tenuto e anche le compravendite». La congiuntura negativa «nel mercato del lusso si è sentita molto meno e in alcune zone per niente».