ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Paola Turci e la sua promessa mantenuta: “Questa sono io. E mi amo ancora”

Al San Babila arriva la nuova versione del monologo-autobiografia: c’è spazio per l’incidente, ma anche i matrimoni, la musica, la libertà

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Milano – Promessa mantenuta. “Mi amerò lo stesso”, assicurava Paola Turci nell’autobiografia data alle stampe per addolcire le cicatrici che il pauroso incidente automobilistico del ’93 le aveva lasciato sul viso e sull’anima. E lo spettacolo su se stessa con cui approda sabato al San Babila la racconta come una donna di parola. Un monologo scritto con Alessandra Scotti e diretto da Paolo Civati, in cui Paola affianca i pensieri, i sogni e le aspirazioni della bambina che andava a scuola dalle suore sulla via Appia a quelli della pasionaria con la chitarra di Sanremo, l’attivismo sociale di cento cause e le riflessioni della maturità davanti ai panorami irrorati dal sole di quella Val d’Orcia in cui vive con Francesca Pascale e i loro undici cani. Quasi fatale che il titolo dello spettacolo sia lo stesso del libro. Un anno fa il singolo “Caramella” ha dato in radio il primo segnale di un risveglio discografico, proseguito poi con il singolo “Fiore di ghiaccio”. Assaggi di un nuovo album in divenire.

Paola, tutto parte dal libro.

"L’ho scritto nove anni fa, quando ho capito che stavo iniziando a volermi bene e a sentire molto meno il peso di questa parte offesa di faccia che ho. Nel mio piccolo una rivoluzione, visto che riuscivo a finalmente a liberarmi dalla gravità, dal giudizio che mi davo ogni volta alzassi lo sguardo verso lo specchio o mi vedessi riflessa nello sguardo degli altri".

Com’è cambiato lo spettacolo rispetto a quello portato al Menotti nel 2016, visto che nel frattempo qualcosina nella sua vita è successo?

"Di fatto è rimasto solo il titolo, quale trait d’union col libro scritto assieme ad Enrico Rotelli. Sono cambiati il regista, la sceneggiatrice, la storia s’è fatta ancora più autobiografica. Anche se ogni vicenda raccontata converge poi verso la musica, perché per una ex ragazzina che ha cominciato a cantare all’età di quattro anni e a suonare la chitarra ad undici è quella il centro di tutto".

Musica e non solo.

"Come dico all’inizio dello spettacolo, prima la gente si aspettava da me che le parlassi di due cose: della musica e dell’incidente. Poi la fame di farsi gli affari altrui ne ha portata prepotentemente a rapporto una terza: il matrimonio".

In tv ha detto che si risposerebbe ogni 2 luglio.

"Beh, quella per me è una data importante. La prima volta che mi sono sposata (ad Haiti nel 2010 col giornalista Andrea Amato, ndr ) l’ho fatto perché obnubilata dalla fede. Seguivo il dogma e quello diceva: ti devi sposare. Poi mi sono resa conto che non era la mia strada. Oggi sono felice perché c’è la fede, ma c’è pure l’amore vero. Alcuni si sono stupiti della mia scelta, io no. Ho sempre agito, infatti, con grande senso di libertà".

Il suo nome continua a circolare pure nel toto Sanremo.

"Vedremo. Sto lavorando a nuove canzoni e a un nuovo album che vorrei tanto pubblicare a primavera".