
Natalia Moskal
MIlano, 17 novembre 2020 - È un’Italia malata “dolce vita e corse in Lambretta” quella che trasuda dalle canzoni di Natalia Moskal, ventisettenne polacca trapiantata a Milano con un debole per i motivi di Luttazzi, Trovajoli, Carosone, Kramer, e per quel paese anni Cinquanta-Sessanta svanito assieme ad alcuni dei suoi sogni più belli. La Sophia Loren che balla “Mambo Italiano” sul set di “Pane amore e…”, ad esempio. Ed è proprio con una cover di quel celebre brano che la Moskal accompagna l’uscita di “There is a star”, album in cui trovano spazio pure versioni rivedute e corrette di “Soldi, soldi, soldi”, “Tu vuo’ fa’ l’americano”, “Perché domani” ed altre ancora.
Natalia, dov’è cominciato tutto? "Sono nata a Bialystok, ma ora vivo tra Milano e Lublino; tre anni fa, in una caffetteria di Varsavia, ho conosciuto un ragazzo italiano e ora abitiamo a Porta Venezia. L’ultimo anno di università l’ho fatto alla Statale. In Polonia, al momento, si respira un clima politico non troppo bello e quindi preferisco vivere in Italia".
Lei ha 27 anni, perché ha puntato canzoni così “agè”? "Volevo omaggiare la cultura del paese che mi ha accolta e siccome mi piacciono sia la cultura vintage che i film di Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica, ho pensato di prendere canzoni di allora e reinterpretarle con gli arrangiamenti orchestrali del mio amico Jan Stoklosa. L’abbiamo iniziato in marzo ognuno a casa propria, perché io ho fatto il lockdown a Lublino con la famiglia, per poi registrare in giugno".
Sanremo? "Ho provato l’anno scorso con Area Sanremo, ma niente da fare. Peccato, mi sarebbe piaciuto seguire le orme della mia connazionale Anna German che nel ’67 partecipò al Festival assieme a Fred Bongusto".
Tempi duri per i cantanti. "Sì, ma io ho un “piano b” che la pandemia ha trasformato in “piano a”: una casa editrice. Da Milano pubblico libri in Polonia; abbiamo dato alle stampe tre volumi di cultura ebrea e ho acquistato alcuni romanzi imperniati su figure femminili forti".
C’è un artista italiano con cui le piacerebbe cantare? E un autore che vorrebbe pubblicare? "Fra i cantanti mi piacciono molto Mahmood e Levante. Per quanto riguarda l’autore, dico Sandro Veronesi che con “Il colibrì” ha vinto lo Strega. In azienda stiamo lavorando per provare ad averlo con noi".