SIMONA BALLATORE
Cultura e Spettacoli

Digitalizzazione e social: gli studenti del Politecnico salvano i musei ucraini

Mappate 20 fra istituzioni e collezioni: obiettivo salvare realtà finite sotto le bombe e le opere in esse custodite, creando un’unica maxi-esposizione nel metaverso

I soccorritori recuperano oggetti dopo un attacco missilistico al museo di storia locale a Kupiansk
I soccorritori recuperano oggetti dopo un attacco missilistico al museo di storia locale a Kupiansk

Milano, 14 ottobre 2023 – Ventitré studenti, di nove corsi di studio differenti, arrivati a Milano da 13 Paesi: ciascuno di loro ha studiato e “adottato“ un museo dell’Ucraina ferita dalla guerra, senza dimenticare le realtà più piccole, che rischiano di sparire sotto le bombe e di finire nell’oblio con le opere che custodiscono.

Il progetto si chiama Design for Ukrainian Heritage (D4UH) e fa parte di un progetto più ampio “Design against the war“ che coinvolge oltre al Politecnico anche il Movimento Europeo Azione Nonviolenta-Mean.

"L’idea nasce da un viaggio, nel luglio del 2022 – spiega Nancy Albano, dottoranda del dipartimento di Design del Politecnico –, la professoressa Anna Barbara, coordinatrice del progetto per il nostro ateneo, e i volontari del Mean hanno incontrato i sovrintendenti del Museo di Storia di Kiev per cercare insieme di trovare strategie per proteggere e continuare a comunicare le opere presenti nelle istituzioni museali ucraine". Al rientro è scattata la chiamata per ingaggiare, attraverso il programma Passion in Action, giovani pronti a impegnarsi per la causa: hanno risposto tanti studenti internazionali, in particolare di origini iraniane, ucraine e russe.

"Io mi sono focalizzato sul Chernihiv Historical Museum - racconta Sunit Joseph, studente del corso di laurea in Design per il sistema prodotto, originario dell’India –: mi sono messo in contatto con il direttore per capire i danni subiti e per raccogliere più informazioni possibili sulla storia e le opere librarie e archeologiche contenute, cercando di capire come usare i social media per consentirne una ’navigazione’ e come pianificare una possibile riapertura",

Non è stato semplice, a guerra in corso, tra black out e attacchi missilistici. "È stato complicato all’inizio metterci in collegamento con il direttore del Bila Tserkva Regional Local Museum, l’edificio era rimasto coinvolto in un attacco aereo - conferma Mayar Farrag, studentessa di origini egiziane del Politecnico – Appena ci siamo riusciti mi ha spedito immagini e video. Abbiamo cercato di creare un museo virtuale, per renderlo fruibile ovunque e sempre".

Una volta terminato l’approfondimento sulle 20 realtà, infatti, si è passati alla fase successiva: "Consentire ai musei di essere visitati online, in sicurezza", continua Nancy Albano. L’ultimo passo è la creazione di un unico museo, nel metaverso, che custodisca e racconti tutto, che permetta l’interazione dei visitatori. "E che potrà essere costantemente aggiornato anche dai sovrintendenti ucraini, che possono continuare ad aggiungere informazioni – sottolinea la ricercatrice –. È importante conservare la memoria di questi musei, mantenerne l’identità viva e spiegare cosa sta succedendo, rendendoli fruibili".

Tra gli alleati in questa fase c’è anche Silvia Chiodi, che aveva già digitalizzato il museo in Iran. E ha lavorato alla copia digitale anche Amirreza Mostafaei, che ha studiato design degli interni al Politecnico: "Con questo progetto non solo abbiamo implementato le ultime metodologie per la conservazione del patrimonio culturale durante i conflitti - sottolinea il ricercatore iraniano -, ma è stato l’esempio vivente di cosa significhi l’attivismo nel design: può essere un mezzo per coinvolgere anche le nuove generazioni, attivandole per la creazione di un mondo migliore".

"L’obiettivo è rendere il Museo Virtuale dei Musei Ucraini sempre più ’accessibile’ – conclude Nancy Albano - e, in futuro, collegarlo a raccolte fondi, per permettere anche alle istituzioni museali più piccole e meno conosciute di riaprire e di continuare a vivere".

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