Il presidente Sergio Mattarella a Casa Manzoni: “L’Italia gli è debitrice”

Il Capo dello Stato a Milano per i 150 anni dalla morte dell’autore dei Promessi Sposi: alla mattina l’omaggio al famedio, nel pomeriggio la cerimonia nella dimora di via Moroni

Sergio Mattarella nella casa di Manzoni

Sergio Mattarella nella casa di Manzoni

Milano – “Ho deposto a nome della Repubblica, una corona di fiori sulla tomba di Alessandro Manzoni, in occasione del 150 esimo anniversario della morte. Un grande scrittore, un grande italiano, un grande milanese. Perché, caro sindaco - ha detto rivolgendosi a Giuseppe Sala - , non si potrebbe spiegare Manzoni senza Milano e, credo che si possa dire, Milano senza Manzoni".

Con queste parole ha esordito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il discorso pronunciato nella casa di Alessandro Manzoni, (chi non ha studiato a scuola I promessi Sposi?) in occasione dei 150 anni dalla sua morte.

La giornata del presidente della Repubblica

È partita verso mezzogiorno la giornata milanese del presidente della Repubblica, con l’omaggio tributato davanti alla tomba di Manzoni, al Famedio, Cimitero Monumentale. Accolto dalla vicesindaco Anna Scavuzzo, dalla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, dall’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, dal presidente della Regione Attilio Fontana e dal prefetto Renato Saccone (il sindaco Sala è giunto poco dopo) Mattarella è "apparso sinceramente colpito dall’architettura del Monumentale".

La visita a casa di Don Lisander

Ma il clou delle celebrazioni è coinciso con la visita a Casa Manzoni, in via Moroni 1, l’abitazione dove più a lungo visse lo scrittore; qui Mattarella è arrivato nel pomeriggio, accolto sulle note dell’inno nazionale della Civica Orchestra di Fiati.

Ad attenderlo nella sala Rossa una rappresentanza di studenti e studentesse dei due istituti scolastici cittadini intitolati ad Alessandro Manzoni e naturalmente i rappresentanti delle istituzioni.

In una cerimonia, ha ricordato Mattarella ai presenti, "che così raccolta e partecipata sarebbe piaciuta ad Alessandro Manzoni vogliamo rendere testimonianza di quanto l’Italia gli sia debitrice, in termini di pensiero, di produzione letteraria, di esempio morale, di evoluzione della lingua. Manzoni, uno degli spiriti più nobili del nostro Ottocento, protagonista del Romanticismo e del Risorgimento italiano. Definito, a ragione, il padre del romanzo italiano e maestro indiscusso di tante generazioni di letterati e di patrioti".

Il ringraziamento a Mattarella

Il presidente di Casa Manzoni, Angelo Stella, ha ringraziato Mattarella per la sua presenza ricordando come "nel corso del ’900 sia calato l’interesse per l’opera manzoniana" mentre il presidente onorario della Fondazione Centro Nazionale Studi Manzoniani Giovanni Bazoli ha aggiunto che "questo riemergere, dopo un lungo scorrere carsico, dell’attenzione per Manzoni è stata data dal drammatico frangente della pandemia".

Mattarella subito dopo la cerimonia ha visitato la casa di Manzoni, soffermandosi nel suo studio, dove tutto è rimasto immutato nel tempo. "Ritornando in questa casa, avvertiamo il conforto di una voce alta e ispirata, che ci aiuta a superare il senso di vuoto, per la carenza di riferimenti ideali, che caratterizza il mondo in cui viviamo", è stato il commento conclusivo di Bazoli.

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