
Una delle splendide autovetture in mostra al Museo della Scienza e della Tecnologia
Milano – Lasciarsi alle spalle il traffico, tanto più infernale in questo esordio d’estate, a Milano, e salire al secondo piano del Museo della Scienza e della Tecnica, nella galleria dove s’inaugura l’esposizione “Fatte su misura”, inserita nel percorso di visita libera, riempie il cuore di gratitudine per il curatore Marco Iezzi, e naturalmente per il direttore generale Fiorenzo Galli.
In mostra, quattro auto che riportano l’immaginazione dei milanesi per antiche strade, su percorsi di leggendaria viabilità educata, da favolosa Odissea motorizzata e non ingorgata. “Vetture protagoniste (con i forse superuomini certo ricchissimi che le commissionavano e guidavano, ndr) di corse epiche” sottolinea il neo presidente del Museo Giampio Bracchi, dichiarando tutto il piacere di iniziare il suo incarico inaugurando “un progetto allestitivo che riunisce l’innovazione tecnologica, il valore storico dell’auto anche come icona del design e dello stile italiano nel mondo, e un’artigianalità fatta su misura del committente”.
Che siano splendide la Bianchi 8HP del 1903 (derivata da una carrozza per iniziativa del milanese Edoardo Bianchi, più celebre per le biciclette), l’Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato del 1932 (carrozzata come da una casa di moda per Leandro Arpinati, “fascista perbene” secondo Enzo Biagi), la Bisiluro DaMolNar del 1955 (puro design visionario purtroppo finito fuori pista dopo solo 2 ore alle 24Ore di Le Mans) e l’Alfa Romeo 8C 2900 B Berlinetta Touring del 1938, visibili su tre lati mentre il quarto è riflesso in una boiserie a specchio che moltiplica i dettagli, è disposto a riconoscerlo anche chi ha fatto voto di andare a piedi, o ignora persino la più elementare storia delle macchine terrestri (a disposizione, comunque, un interessante apparato narrativo).
Ma c’è di più. Mentre le prime tre opere d’arte dell’elenco appartengono alle collezioni del Museo, la quarta, che ha partecipato a eventi internazionali come il Pebble Beach Concours d’Elegance e rappresenta chiaramente l’apice della produzione gran turismo Alfa Romeo prima della Seconda guerra mondiale, arriva a farsi ammirare affidata in custodia: è stata sequestrata in Francia nel gennaio di quest’anno dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Milano, nell’ambito di un’indagine che nel far luce sui soliti reati tributari ha individuato un’associazione per delinquere (delitti di corruzione, falsi in atti pubblici, accesso abusivo a sistemi informatici ecc...).
Perciò, Galli può anche precisare che nel restituire al pubblico questo bene sequestrato la mission educativa del Museo si estende “concretamente” alla legalità.