
L'artista Liu Bolin sul tetto del Duomo di Milano (Galleria Gaburro)
È diventato parte del paesaggio urbano milanese, confondendo sé stesso con i simboli più conosciuti della città: il Duomo, il Teatro alla Scala, il Castello Sforzesco. Il suo nome è Liu Bolin, un artista cinese di fama internazionale conosciuto come “l’uomo invisibile”, per la sua straordinaria capacità di fondersi e confondersi nell’ambiente circostante grazie a un accurato body painting, per poi essere immortalato dalla macchina fotografica.

Le opere di Bolin si armonizzano in un’esposizione che propone esempi di mimetismo naturale attraverso immagini, video, campioni dalle collezioni di botanica e zoologia, ed esemplari vivi di animali e piante che attuano strategie mimetiche particolarmente efficaci, come il camaleonte o i Lithops, le cosiddette piante sasso.

Bolin è tornato in Italia dopo il grande successo della mostra “Hiding in Florence”, lo scorso settembre a Palazzo Vecchio, con due nuovi progetti presentati da Galleria Gaburro, project gallery che rappresenta l’artista cinese dal 2008. L’artista ha concluso la sua performance alla Libreria Hoepli, tra le più grandi in Italia e in Europa con oltre 200.000 libri disponibili, in collaborazione con la Galleria Gaburro.

“La nostra collaborazione con Liu Bolin – spiega Giorgio Gaburro, Founder di Galleria Gaburro – nasce nel 2008 rappresentando un importante traguardo nel panorama culturale italiano, che fino ad allora non aveva mai ospitato l’artista cinese”.

“Questo sodalizio di respiro internazionale – conclude Gaburro – è cresciuto negli anni, confermando uno degli obiettivi della Galleria: quello di rappresentare e proporre artisti che dialoghino con una ricerca incentrata su temi sociali e attuali, nella società contemporanea. Ringraziamo la Libreria Hoepli e la Fondazione Museo Civico di Rovereto per aver contribuito a questo importante progetto”.