
Lo scatto “Embrace“ di Sergey Gorshkov
Milano - Quella fotografia non risolve certo i suoi problemi, semplicemente drammatici: l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura l’ha inserita nella “lista rossa” degli animali sull’orlo dell’estinzione. Ma a noi piace comunque ammirarla mentre abbraccia un antico abete della Manciuria, tecnica atavica per marcare il territorio. E piace condividere la gloria di Sergey Gorshkov, il fotografo russo che con quello scatto, risultato di un lavoro durato oltre undici mesi, si è conquistato il titolo di Wildlife Photographer of the Year 2020. La splendida “Panther tigris altaica” immortalata nello scatto, più comunemente chiamata “tigre siberiana” o anche “tigre dell’Amur”, è uno dei 500 esemplari che nell’estremità sud-orientale della Siberia lottano per la vita contro i bracconieri, i tagliatori di foreste, i locali che si vendicano dell’uccisione di qualche capo di bestiame.
Con il suo “The Embrace” il bravissimo, e pazientissimo, Sergey Gorshkov è stato incoronato vincitore dello storico concorso indetto dal Natural History Museum di Londra che, nella sua 56ma edizione, ha visto in competizione gli autori di 45mila scatti, professionisti o dilettanti, di 95 Paesi. Selezionate da una giuria internazionale di esperti esigentissimi, le cento immagini vincitrici nelle tante categorie in cui la competizione si articola da sempre sono ora esposte, da oggi al 31 dicembre, nei suggestivi spazi di Palazzo Francesco Turati, l’ex Spazio Forma, in via Meravigli 7. Una mostra che, attesa da uno sterminato pubblico di appassionati, torna dopo l’assenza dello scorso anno, causa pandemia, sempre organizzata da Radicediunopercento, l’associazione culturale presieduta da Roberto di Leo, patrocinio del Comune di Milano.
Un felino anche la protagonista della fotografia che ha permesso alla giovane finlandese Liina Heikkinen di trionfare come Young Wildlife Photographer 2020: sotto il titolo “The Fox that Got the Goose” la volpe rossa di una delle isole di Helsinki è ritratta mentre difende ferocemente i resti di un’oca dai suoi cinque fratelli rivali. Nel magnifico catalogo della mostra (sarà accompagnata da un calendario di seminari) si possono ammirare anche le immagini firmate dagli italiani vincitori di categoria o premiati con menzioni speciali: in prima fila Luciano Gaudenzio e Alberto Fantoni.