GRAZIA LISSI
Cultura e Spettacoli

L’anima ribelle di Giuseppina Torre, un pianoforte diviso fra Sicilia e Milano

L’artista nata a Vittoria risiede da tempo in città. Domani si esibirà alla Milanesiana: "Mi manca la mia terra ma qui ho trovato la svolta della vita"

La pianista Giuseppina Torre

La pianista Giuseppina Torre

Milano, 9 giugno 2024 – La pianista e compositrice Giuseppina Torre si esibisce domani, lunedì 10 giugno, alle 12 a Milano, allo Spazio Big Santa Marta (in via Santa Marta 10), in occasione dell’inaugurazione della mostra inedita "Basilicata. Una terra tra le nuvole. Viaggio tra i fumetti di ambientazione lucana", organizzata nell’ambito de La Milanesiana, la kermesse ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi. L’artista siciliana ha appena pubblicato il suo terzo album, intitolato “The Choice“.

Solare e profonda, Giuseppina Torre è da sempre impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne, nella vita e nella musica.

Giuseppina Torre, si definirebbe una persona timida?

"Si, lo sono, ma per amore della musica, del mio lavoro ho fatto uno sforzo e ho combattuto la mia timidezza. Essere timidi non è un limite, riflette una profondità emotiva che aiuta l’interpretazione musicale. Sconfiggere la timidezza richiede impegno, è una crescita personale".

Ha mai temuto di esporsi, di suonare la sua musica in pubblico?

"In realtà mi sono formata come pianista classica, la composizione è arrivata dopo. Ho cambiato diversi insegnanti finché ho incontrato il compositore Sergio Carruba, che ha voluto ascoltare la mia musica e mi ha incoraggiata a continuare, a espormi senza temere giudizi. Mi ha suggerito di accogliere ogni mia ispirazione. Così in concerto ho iniziato a proporre come bis i miei brani. La reazione entusiasta del pubblico mi ha fatto capire che stavo percorrendo la strada giusta, quella che, poi, mi ha portata negli Stati Uniti".

Cosa crede di avere ricevuto dalla Sicilia?

"La Sicilia è una maestra di vita, una terra generosa e arida. Ed è un’isola, devi affrontare i suoi limiti; ho perfino dovuto superare la paura dell’aereo. Nella mia musica c’è la passione, la malinconia del nostro essere isolani. Con la Sicilia ho avuto a lungo un rapporto di amore-odio, oggi so che se le sto lontana a lungo soffro, mi manca tantissimo; mi manca il mare, Vittoria, la cittadina in cui sono nata".

E Milano, com’è?

"Milano ti dà tantissimi stimoli, la facilità di fruizione dell’arte e della cultura. È una città in cui puoi sviluppare relazioni di lavoro, amicizie diverse; a me regala anche più tempo per me, è organizzata anche se faticosa".

Quale delle due prevale nel suo ultimo album, “The Choice“?

"In ogni brano che scrivo c’è la mia terra ma c’è anche Milano, che rappresenta la grande svolta della mia vita. Sono felice di aver trascorso la maggior parte della mia vita in Sicilia, nel cielo di Milano proietto il sole della mia infanzia".

Quale pezzo vorrebbe che tutti ascoltassero?

"Rebel Soul, perché in questo brano esce la mia vena ribelle. Celebra la rivoluzione della mia vita, il mio coraggio. Il mio libro preferito è ‘Donne che corrono con i lupi di Clarissa Pinkola Estès; l’ho letto in periodo particolare, mi ha aiutato a scegliere, ad abbandonare e a ricominciare".