REDAZIONE MILANO

Enrico Pierannunzi, piano, voce e canzoni

Enrico Pierannunzi presenta stasera al Blue Note con Simona Severini (ore 21) l’album “My songbook” (Jando Music/Via Veneto Jazz)

Enrico Pierannunzi con Simona Severini

Milano, 10 marzo 2016 - Songbook che viene dal jazz e dal pianoforte di un musicista italiano rispettato e amato in tutto il mondo, l’unico che si può permettere di registare i live al Village Vanguard, come Bill Evans, nel più storico jazz club moderno di Manhattan. Enrico Pierannunzi presenta stasera al Blue Note con Simona Severini (ore 21) l’album “My songbook” (Jando Music/Via Veneto Jazz), il suo master, da pianista e docente, come songwriter: undici temi e storie in musica che intersecano, come le traiettorie perfette, la storia del jazz (Night Bird) e gli stili del dopoguerra.

La voce di Simona Severini entra sotto le pelle di note e parole, ci restituisce il fascino di un sorprendente Italian Songbook, in lingua inglese tranne “Io non saprò mai perché” e “Non posso sognarti come sei”, che ha guizzi fra Thelonious Monk e Carlo Alberto Rossi, duetto da jazz canzone (brasiliana). Questione di pronuncia, vicinanza, reciproco ascolto, affinati con Simona dal 2012, per il tributo discografico a Lucio Dalla. Pierannunzi esce dalla elegante autosufficienza del suo pianismo per arrangiare, oltre il duo, fino al sestetto. Un mondo intimo e acustico, emotivamente dinamico, che ospita Luca Bulgarelli, Nicola Angelucci, Rosario Giuliani e Francesco Lento. Simona Severini ha cantato con Gaslini, Mirabassi, Intra, ma anche Pacifico e Ron. Pierannunzi ha suonato in tutto il mondo, spesso con i più grandi, da Chet Baker a Lee Konitz. Da vedere.

di MARCO MANGIAROTTI