Maye Musk a Milano
Milano - “Quando sono tornata dalla luna di miele avevo lividi in tutto il corpo. Avevo 21 anni e ho capito che certe cose non devono mai accadere a una donna. Certo, quando scappi da un marito violento, con tre figli, è dura, ma la mattina dopo ti accorgi che nessuno ti picchia e già sorridi”. Dici influencer e ti aspetti una ragazzina, o una giovane donna, spesso più simile a una modella. Invece l’influencer del giorno a Milano è una donna di 74 anni, che modella lo è stata di sicuro, per mezzo secolo, ma che oggi è un’icona glamour del nostro tempo.
Nata nel 1948 a Regina in Canada, Maye Musk, madre di Elon, l’uomo più ricco del mondo o giù di lì, ha scelto Milano per presentare insieme all'editore Giunti la sua autobiografia, nell'unica data italiana in cui raccontare se stessa, ma anche il modo di vivere la femminilità. “Si può stare senza un uomo, ma non senza amici. Vorrei che ogni donna se lo ricordasse”. Inevitabile, nella sua apresentazione, un riferimento al figlio Elon. “Era un bambino molto timido, ma un genio. Io glielo dicevo e lui non mi credeva. Leggeva moltissimo ed era in grado di ricordarsi un'enciclopedia. Quando è cresciuto, mi ha regalato un laptop e mi ha fatto un sito, credo di essere la prima dietista ad averne avuto uno”.
Ma come si cresce un genio?, chiede Maria Elena Viola, direttrice di Donna Moderna e moderatrice della presentazione. “Nel segno dell'indipendenza, come tutti i figli sani. Devono essere responsabili di ogni propria decisione. Un giorno mi ha chiesto: mamma, secondo te devo dedicarmi ai razzi, all'energia solare o al web? Io gli ho risposto: scegli un settore e concentrati su quello. Naturalmente non mi ha dato retta”. Fuggita dopomdieci anni di abusi dal matrimonio violento con il padre di Elon, Errol Musk, un ingegnere sudafricano di 24, incontrato al liceo, Maye si è cotrtuita una vita nuova, tra mille difficoltà per mantenere i figli Elon, Kimbal e Tosca, e destreggiandosi fra molti lavori. Ma alla fine del tunnel è sbocciata come modella e nutrizionista.
Oggi Maye è dietologa, imprenditrice, esperta di benessere molto amata dai numerosi follower che colleziona su Instagram e, manco a dirlo, Twitter. E nella sua biografia “Una donna deve avere un piano“ (appena uscita in Italia con Giunti) ripercorre una strada fatta di successi, ma anche di sconfitte e resurrezioni, grazie a un mix di costanza e determinazione. Con un messaggio palese: se essere donna oggi è più difficile che mai, resta un’incredibile opportunità. “Non buttatela via e amate la vostra vita. Per me la svolta è arrivata a 60 anni, quando ho smesso di tingermi i capelli. Allora mi hanno chiesto di posare per la copertina del Times. E da lì in poi i social network mi hanno fatto da trampolino”.
Viola le chiede come fa ad essere così in forma alla sua veneranda età. “A 74 anni? Confesso, non amo lo sport. Se proprio devo fare la cyclette o il tapis roulant, che trovo noiosissimi, lo faccio davanti alla tv. Preferisco una passeggiata con il mio cane. Per il resto, punto tutto sull'alimentazione”. E il futuro? “Penso sempre a mia madre. Ha dipinto fino a 94 anni, poi quando le mani le hanno fatto difetto ha continuato a farlo con la grafica del pc. Senza lamentarsi, continuando a benedire la propria vita. Ecco, vorrei invecchiare così. Ed essere ricordata come una donna simpatica, più che bella. Le nuove generazioni sono ossessionate dall'aspetto fisico. Ma anche un uomo bellissimo, se noioso, diventa insopportabile”.
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