Carla Fracci, l'omaggio della Scala di Milano: "Figura leggendaria, qui si sentiva a casa"

Le parole del sovrintendente Dominque Meyer e l'emozione per quella lezione sulla Giselle, solo pochi mesi fa: "Un momento indimenticabile"

Carla Fracci

Carla Fracci

Milano - Si è spenta Carla Fracci, leggedaria protagonista della danza italiana e mondiale. Il "suo" Teatro, il Teatro alla Scala di Milano ha espresso tutta la sua commozione ricordando che "il teatro, la città, la danza, perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo".  Il sovrintendente Dominque Meyer ha spiegato che "con Maria Taglioni, Carla Fracci è stata la personalità più importante della storia della danza alla Scala. Cresciuta all'Accademia, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo Teatro. Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di accoglierla diverse volte alla Scala dove veniva spesso e a gennaio siamo stati felicissimi di riaverla a trasmettere la sua esperienza alle giovani interpreti dell'ultima 'Giselle', che è stata per tutti un momento indimenticabile. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, in cui si sentiva tornata a casa". 

Il direttore del Corpo di Ballo, Manuel Legris ha ricordato che "ci lascia stupiti, in punta di piedi come 'Giselle', spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine".

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