DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

Antonio Provasio al Teatro Manzoni di Milano: "I social? Si stava meglio in cortile"

L'attore che interpreta la Teresa de I Legnanesi in scena con “Mi sono rotto... i ricordi”, commedia "sui bei tempi andati, quando ci si guardava negli occhi"

Antonio Provasio

Milano, 14 dicembre 2019 -  Dov’è finita la Teresa? Niente panico: è sempre lì, nel tinello di casa Colombo. Che i Legnanesi non li ferma nessuno. Solo che per una sera Antonio Provasio si concede una piccola pausa. Una sera soltanto. Presentando lunedì al Manzoni, “Mi sono rotto… i ricordi”, commedia scritta insieme alla moglie Mitia Del Brocco, con lui anche in scena a fianco dell’eclettico Maicol Trotta. Provasio interpreta un capocomico in crisi. Che ha una gran voglia di fare uno spettacolo sui bei tempi andati. Quando a merenda si mangiava pane e zucchero.

Provasio, com’è dunque questo teatro in «solitaria»? "Devo ammettere che lo desideravo molto. E poi mi ha divertito scrivere lo spettacolo con mia moglie, ritrovandomi per la prima volta sul palco vestito da uomo. Racconto un po’ della mia vita, da quando ero bambino. Cercando di capire come sono cambiato io e come è cambiata la società. Lo spirito è un po’ quello che si stava meglio quando si stava peggio".

Ma lo crede davvero? "Io ne sono fermamente convinto. Gli stessi Legnanesi dimostrano quanto io sia legato alle tradizioni, alla cucina e alla cultura lombarda, al dialetto. Ho l’impressione che col tempo ci stiamo perdendo cose molto preziose e oggi in tante situazioni non mi ci ritrovo più".

C’è qualcosa che le sta particolarmente antipatico? "Comincio ad odiare i social, tutte quelle pagine di pura cattiveria, mi urtano. Ho l’impressione che Facebook abbia tirato fuori il peggio delle persone. E il fatto che mi fa più impressione, è che la gente non è felice quando le cose gli vanno bene, ma quando vanno male agli altri. Per questo mi sento un pesce fuor d’acqua, preferivo quando ci si guardava negli occhi per mandarsi a quel paese".

È una questione di invidia sociale? "Indubbiamente sì".

Cosa le manca invece di più? "La voglia di stare insieme. Io ho avuto per così dire la fortuna di crescere in un cortile. C’era uno spirito diverso fra le persone. E non credo di essere l’unico a rimpiangerlo".

Coi Legnanesi come sta andando? "Benissimo, è proprio una cosa incredibile, forse il nuovo Giovanni ci ha portato fortuna. Lorenzo Cordara si è integrato in punta di piedi, facendosi subito apprezzare dal pubblico. E il 26 dicembre ci sarà pure il nostro film su Rete4".

Quindi nessuna stanchezza a vestirsi da Teresa? "Tutt’altro, sono strafelice".