'Alan Ford - 50 anni insieme', una mostra a Milano e una biografia per Max Bunker/ FOTO

Una straordinaria avventura editoriale, la storia del fumetto italiano

Luciano Secchi, in arte Max Bunker

Luciano Secchi, in arte Max Bunker

Milano, 28 maggio 2019 - Era il lontano 1969, quando Luciano Secchi (in arte Max Bunker) e Roberto Raviola (in arte Magnus) pubblicarono il primo numero di Alan Ford. Dal 25 maggio al 29 settembre, al Wow Spazio Fumetto, Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano, sarà presente una mostra dedicata a questi primi 50 anni del celebre fumetto. L'esposizione “Alan Ford – 50 anni insieme” racconta la straordinaria avventura editoriale che segna la nascita di Alan Ford: con grande spazio dedicato ai suoi protagonisti, il mitico gruppo TNT, ma anche ai nemici e ai comprimari attraverso una straordinaria raccolta di tavole originali e documenti mai esposti prima d’ora tutti assieme in un contesto così celebrativo. L'evento è realizzato in collaborazione con Cartoomics e 1000voltemeglio Publishing.

Anche se Alan Ford viene pubblicato nel maggio del 1969, la sua genesi è molto più lunga: nell’estate del 1968 Luciano Secchi sta lavorando alla sceneggiatura del primo numero di un nuovo lavoro, prendendo in prestito il nome da un omonimo fumetto di fantascienza dallo spagnolo di qualche anno prima. Il “nuovo” Alan Ford sarà però del tutto diverso: l’idea è di creare un fumetto comico, satirico, grottesco, riprendendo gli spunti umoristici che già facevano capolino in due serie di successo che Secch realizzava insieme a Roberto Raviola. A settembre la sceneggiatura è pronta e Magnus sta definendo l’aspetto dei personaggi: manca solo quello del protagonista. Una sera al cinema i due vedono il film “Ciao, Pussycat!” e decidono di dare ad Alan il viso dell’attore Peter O’Toole: è il tassello che mancava. Il primo numero di Alan Ford esce a maggio del 1969, esattamente cinquant’anni fa. All’inizio le vendite non sono entusiasmanti, ma in seguito le vendite pian piano risalgono, fino all’uscita del numero 26, intitolato “Superciuk”: con l’esordio del cattivo più famoso della serie Alan Ford si trasforma in un grande successo, diventando uno dei fumetti più popolari degli anni Settanta. Pur attraverso tante vicissitudini editoriali e creative, le avventure di Alan Ford proseguono ancora oggi, toccando 50 anni di pubblicazione ininterrotta e 600 numeri all’attivo.

Ma non c'è solo la mostra. In occasione di questo importante anniversario, lo scrittore, sceneggiatore ed umorista Moreno Burattini ha scritto un libro dedicato proprio al milanese Luciano Secchi: “Max Bunker - una vita da numero uno” (Edito da Cut Up Publishing). L'autore ripercorre con semplicità e maestria la storia del fumetto italiano, tracciando la biografia professionale del suo creatore.  Nato nel 1969, Alan Ford scandaglia la società del tempo mettendo abilmente in risalto le miserie dell’animo umano, attraverso la satira e l’umorismo. Max Bunker segna la storia del fumetto italiano che non sarebbe stato certo lo stesso, senza la rivoluzione messa in atto dalla sua opera innovativa caratterizzata da uno stile narrativo asciutto e sintetico e libero da didascalie ridondanti. Tra le creature Bunkeriane, oltre al grande Alan Ford anche il grottesco MaxMagnus che come il primo è figlio dell’incontro felice di Luciano Secchi con il disegnatore Roberto Raviola (Magnus). Alla collaborazione dei due, durata circa dieci anni nascono una serie di personaggi di successo quali Dennis Cobb Agente 018, il fantasexy Gesebel. Moreno Burattini racconta, in 400 pagine, piene di narrazioni, personaggi, citazioni e dichiarazioni dell’autore, oltre 50 anni di storia, di politica e di cambiamenti sociali nel nostro paese e nel mondo che le sceneggiature bunkeriane hanno fedelmente registrato facendone satira e denuncia.

"'Max Bunker, una vita da Numero Uno' – ha detto Moreno Burattini - è il titolo della biografia professionale di Luciano Secchi.  L’occasione non è offerta solo dal cinquantennale di Alan Ford ma anche dal fatto che l’autore, classe 1939, festeggia ottanta anni di vita e sessanta di carriera. Ho scritto un libro per pagare un grosso debito contratto durante la mia adolescenza, nei confronti di un autore che ho amato e ammirato fin da quando, neri primissimi anni Settanta, mi sono imbattuto in Alan Ford. La persona che io sono diventato crescendo (bella o brutta che sia) è stata forgiata anche dalle letture bunkeriane. Il fumetto italiano – ha spiegato - non sarebbe stato lo stesso senza la notevole opera di Luciano Secchi e l’impulso dato alla maturazione dell’intero settore. Il mondo degli eroi di carta, fino ai primi anni Sessanta, era rivolto per convenzione a un pubblico di giovanissimi e c’erano quindi tematiche considerate tabù sistematicamente ignorate dalle pubblicazioni a fumetti. Con l’avvento di Kriminal e Satanik, personaggi datati entrambi 1964, Il fumetto descrive per la prima volta la realtà così com’è e non cerca di darne una versione edulcorata. Ho avuto altri maestri, altri punti di riferimento, certamente, ma senza dubbio Max Bunker ha sempre fatto parte del mio Olimpo personale”.

 

LA MOSTRA AL WOW SPAZIO FUMETTO -  Un percorso inedito e divertente alla scoperta di Alan Ford, dello scombinato Gruppo T.N.T., degli amici, dei nemici e di tutti i segreti di questa spassosa serie a fumetti. La prima area è dedicata ai creatori di Alan Ford, Max Bunker e Magnus, e alle loro creazioni precedenti e successive ad Alan Ford, raccontate attraverso albi originali e preziose tavole originali. Sarà poi presente un focus dedicato alla casa editrice che ha iniziato a pubblicare la serie: l’Editoriale Corno, che ha pubblicato gli altri grandi successi di Magnus & Bunker e che ha portato per prima in Italia i supereroi Marvel. L’area centrale della mostra è invece dedicata ai 50 anni di avventure di Alan Ford e del gruppo TNT: i personaggi del cast sono passati in rassegna grazie a grandi pannelli-carta d’identità a colori e ad approfondimenti, che passano in rassegna tutte le gag più spassose della serie. Non manca poi una panoramica dei grandi nemici del Gruppo, pittoreschi come e più dello stesso gruppo TNT. Il più famoso è senza dubbio Superciuk, uno spazzino che acquisisce una fiatata letale dopo aver bevuto del vino adulterato, ma ci sono anche la spia Margot, Gommaflex, il bandito con la faccia di gomma ideato per la trasmissione tv Supergulp, e tanti altri.

All’interno della mostra sarà presente anche uno spazio dedicato ad Alan Ford all’estero: tradotto anche in Francia, Danimarca e Brasile, Alan Ford è famosissimo nei paesi dell’ex Jugoslavia, tanto da essere presente in diversi film del celebre regista Emir Kusturica. Ad accompagnare il percorso tutto quello che è Alan Ford e il Gruppo TNT fuori dagli albi a fumetti: poster, diari, quaderni, maschere di carnevale, dischi e tutti i gadget realizzati per l’Alan Ford Club, ma anche le apparizioni sulle pagine dei quotidiani e quelle televisive all’interno del mitico programma SuperGulp! In mostra anche un approfondimento dedicato agli altri artisti che hanno proseguito la serie sempre su testi di Max Bunker, in particolare Paolo Piffarerio, che ha raccolto il testimone di Magnus dal n. 76 della serie e Dario Perucca, che dopo aver esordito nel 1986 è tutt’oggi il principale disegnatore della serie. Ci sarà anche la possibilità di una foto-ricordo accanto ad Alan Ford, Bob Rock e al Numero Uno, proprio davanti all’ingresso dello scalcinato negozio di fiori che cela la sede del più improbabile gruppo di agenti segreti del mondo.

L’ultima parte della mostra è una “Galleria d’arte” dedicata al mondo di Alan Ford, con una ricca selezione di tavole e illustrazioni originali create dagli artisti che hanno lavorato sulla serie: Magnus, Paolo Piffarerio e Dario Perucca, che dopo aver esordito nel 1986 è tutt’oggi il principale disegnatore della serie. Tra le tante tavole presenti, una tratta dal mitico numero 1 della serie, una matita di Magnus tratta dal numero 65 “Un tiro mancino” completata poi a china da Luigi Corteggi e due tavole dal numero 200, che segna il ritorno di Magnus ad Alan Ford per una storia speciale in cui il capo del gruppo T.N.T,, il Numero Uno, riappare dopo essere stato dato per morto.