
MILANO
di Giambattista Anastasio e Nicola Palma
Sono potuti tornare nei loro appartamenti soltanto nella prima serata di ieri i 17 residenti della scala A del condominio di via Santa Sofia fatti evacuare martedì mattina dai vigili del fuoco a causa della voragine apertasi sotto le cantine del palazzo all’angolo con corso di Porta Romana. La dinamica del crollo sarà definitivamente ricostruita nei prossimi giorni, anche grazie alla Procura di Milano, che ha aperto un’indagine, ma, secondo quanto appreso finora, a cedere sarebbe stata la soletta che separa il piano più interrato del palazzo dall’area dove si sta scavando un cunicolo utile alla futura Metropolitana 4, quella che collegherà da est ad ovest l’aeroporto di Linate alla stazione ferroviaria di San Cristoforo passando proprio per il centro città, proprio da via Santa Sofia. Infiltrazioni di sabbia, ghiaia e acqua hanno vinto la resistenza della barriera di separazione, da qui l’apertura di un buco profondo almeno due metri sotto le cantine, collocate al piano meno 2 del condominio. Un buco nel quale sono poi finiti gli scaffali e gli oggetti sistemati proprio negli scantinati.
Per ora il cantiere della nuova metropolitana è fermo. E ad oggi non c’è una data per la ripresa delle lavorazioni: decisivi saranno gli sviluppi dei prossimi giorni. Nel dettaglio, nel cantiere di via Santa Sofia si sta realizzando il Manufatto San Calimero, vale a dire un locale di servizio per la futura stazione. Il cunicolo in corrispondenza del quale è avvenuto il cedimento servirà come corridoio per raggiungere le uscite di emergenza della stazione. Pur rappresentando ad oggi un’incognita, i tempi di ripresa dei lavori nel cantiere non preoccupano la società M4: l’inaugurazione della tratta centrale, infatti, è prevista solo nel 2023.
Ieri sono comunque proseguiti sopralluoghi e perizie all’interno delle abitazioni della scala A lasciate libere dai residenti, che hanno trovato sistemazioni alternative a casa di parenti e amici o hanno passato la notte nelle stanze dell’hotel Cavalieri messe a disposizione del Comune; ai controlli hanno partecipato anche i tecnici del condominio, il tutto finalizzato alla redazione di un report da inviare all’Ufficio stabili pericolanti dell’amministrazione sugli eventuali danni riscontrati. Nel tardo pomeriggio si è tenuta una riunione tra le aziende costruttrici della linea Blu per fare il punto su quanto fin qui emerso. Stupisce, ad esempio, la sproporzione tra l’entità del cedimento e le dimensioni del cunicolo scavato nel sottosuolo.