Volontariato, Lombardia prima in Italia per numero di associazioni

Soddisfatto l'assessore regionale Stefano Bolognini: "Conseguenza dell'attenzione dei cittadini alla persona, al territorio, alla cultura, alla salute, alla casa, all'ambiente"

Puliamo il mondo

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Milano, 2 febbraio 2019 - Ripuliscono dai rifiuti strade e boschi. Aiutano a raccogliere e distribuire pasti ai bisognosi. Recuperano abiti e coperte da donare ai senzatetto. Seguono i bambini, le donne in difficoltà e i migranti. Sono un sostegno per gli anziani e per chi è costretto ad affrontare una malattia. Sono tantissimi i volontari e le volontarie in Lombardia. Con quasi 53mila associazioni, circa il 16% del totale italiano, e oltre un milione di persone, è infatti  la regione italiana con la presenza più forte di associazioni attive e di volontari. Seguono il Lazio (9,2%), il Veneto (8,9%), il Piemonte (8,5%), l'Emilia-Romagna (8%) e la Toscana (7,9%). Il Nord-Est mostra l'incidenza maggiore (67,4 ogni 10.000 abitanti) se si rapporta il numero di associazioni alla popolazione residente.

Il quadro emerge dai dati rielaborati dall'Istat sul numero di 'istituzioni non profit' attive in Italia e sulle loro principali caratteristiche: forma giuridica, attivita' prevalente, risorse umane (fra dipendenti e volontari). "Il primato in questo settore - ha detto l'assessore alle Politiche sociali, Abitative e Disabilita' Stefano Bolognini - e' una conseguenza naturale dell'attenzione lombarda alla persona, al territorio, alla cultura, alla salute, alla casa, alla protezione dell'ambiente, alla sicurezza e al bene comune che sono molto radicate e sostenute da politiche che mirano a confermarla e rafforzarla".

Le 'istituzioni non profit', secondo l'Istat, sono radicate soprattutto nel Nord Italia (171.419, 51% del totale nazionale) rispetto al Centro (22,5%) e al Mezzogiorno (26,5%). Le regioni con la minore presenza di istituzioni sono la Valle d'Aosta (0,4%), il Molise (0,5%) e la Basilicata (1%). Anche la distribuzione per forma giuridica nelle diverse Regioni evidenzia differenze significative: se le fondazioni sono piu' diffuse in Lombardia (3,6%), Lazio (2,2%), Liguria (2,1%) ed Emilia-Romagna (2,0%), le associazioni riconosciute e non riconosciute hanno un peso maggiore in Friuli-Venezia Giulia (90,7%), Abruzzo (89,0%), Provincia Autonoma di Bolzano (88,6%) e Toscana (87,8%). Le organizzazioni si concentrano soprattutto nell'area cultura, sport e ricreazione (65% del totale nazionale), che precede l'assistenza sociale, in cui sono incluse anche le attivita' di protezione civile (pari al 9,2% del totale). Riguardo la distribuzione delle risorse umane per settore di attivita' prevalente, si nota che i dipendenti delle organizzazioni non profit sono concentrati in quattro ambiti che raccolgono l'86,1% dei dipendenti del settore: Assistenza sociale e protezione civile (36%), Sanita' (22,6%), Istruzione e ricerca (15,8%) e Sviluppo economico e coesione sociale (11,8%).

"Per favorire l'azione che svolge il volontariato - ha spiegato Bolognini - abbiamo messo in campo azioni strutturali che favoriscono la creazione di una rete, anche grazie a provvedimenti di contrasto alla poverta' come il reddito di inclusione lombardo, i piani zona, i progetti del terzo settore o le liste per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Sulle politiche per la casa ci stiamo muovendo per recuperare e rigenerare un immenso patrimonio immobiliare, contrastando l'abusivismo. Abbiamo introdotto inoltre sperimentazioni come la sospensione dei canoni di locazione per i 'meritevoli' e il sostegno ai laboratori sociali di quartiere. Tutto questo pero' avrebbe forza quasi nulla senza l'azione decisa del volontariato lombardo".

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