Sono 275 i cani e 95 i gatti accolti nel 2023, 277 e 94 quelli adottati. Ma dal canile rifugio della Lega per la Difesa del cane di Segrate sono transitati anche 24 esemplari ‘diversi’: due topolini, tre criceti, quattro ratti, otto conigli nani e sette porcellini d’India: tutti al gran completo adottati. Tempo di numeri e bilanci per lo staff del rifugio, con annesso un appello in controtendenza: "Un animale è un impegno per la vita. Se non vi sentite pronti, o non siete motivati, o non siete preparati, non adottate. E tantomeno comprate". Un anno intenso quello del rifugio segratese, funestato, in luglio, dalla perdita di Laura Rossi, storica presidente della Lega, una vita intera in difesa di tutti gli animali. Fu sua, un anno fa, l’idea del post-choc, inedita strenna natalizia, con il video drammatico di un pitbull ‘impazzito’ nel box di un canile. Staff e volontari, fra di loro Elisa Cezza, referente del rifugio e attivista pro animali in seno all’Anci, continuano le sue battaglie.
"Vi chiediamo di condividere un messaggio importante – spiega Elisa Cezza –. Un animale è un impegno di vita. Una consapevolezza che manca anche nella conoscenza di particolari tipologie di cani: terrier di tipo bull che negli ultimi anni affollano i canili, ceduti o abbandonati da chi non è in grado di gestirli. Un animale che non si è in grado di gestire in termini di tempo, economici, di formazione e di dinamiche famigliari è un futuro randagio". Sulle cessioni e sul ‘randagismo di ritorno’ in una regione virtuosa un monitoraggio sempre attivo. E sempre più robusta la crociata per la regolamentazione della diffusione, e della detenzione, delle razze critiche, pit e molossi, in vetta alle classifiche d’abbandono, difficilmente riaffidabili e particolarmente sofferenti l’ambiente del rifugio. Monica Autunno