
Stefania Moroni tra gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Milano, 28 novembre 2018 - Arte, cultura e cibo. Piacere per gli occhi, la mente e il palato. È “Vòce” all’interno del museo Gallerie d’Italia in piazza Scala. Uno spazio polifunzionale che racchiude caffetteria con bookshop, ristorante gourmet e cocktail bar firmato “Aimo e Nadia”, lo storico ristorante 2 stelle Michelin fondato da Aimo Moroni nel 1962.


Qual è l'essenza della cucina che proponete?
"Desideriamo rappresentare il dialogo continuo tra noi e l'arte di questo luogo, rappresentando la grande cucina italiana, quella che regala emozioni e nasce dalla cura di ogni gesto”.
Le caratteristiche dei vostri piatti?
“Creati esclusivamente per questo locale, pur nel rispetto dei criteri che contraddostinguono la nostra cucina: leggerezza, rispetto delle materie prime e stagionalità”.

"Tra i cinque menu alla carta, c’è quello dedicato al Romanticismo, con un risotto ispirato a ‘Il bacio’ di Francesco Hayez".
L'obbiettivo?
"Far tornare in auge la tradizionale tavola fredda milanese. Tra insalate, focacce e sandwich realizzati con ingredienti di qualità italiana, ci piacerebbe proporre anche piatti che oggi si trovano raramente".
Un esempio?
"L'uovo alla cocque accompagnato dal nostro pane in cassetta. Nessun passo indietro verso il passato, ma un modo per dare di nuovo valore a certi cibi”.
