MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Vittima di un pestaggio brutale senza un perché: “Io, preso a pugni ora ho mascella, zigomo e naso rotti”

Milano, parla uno dei due ragazzi picchiati al Parco Sempione da un gruppo di nordafricani fuori dalla discoteca

Pestaggio in un sottopasso (Archivio)

Pestaggio in un sottopasso (Archivio)

Milano, 13 ottobre 2023 –  “Non ho ancora recuperato sensibilità in alcune parti del viso. Mi domando: perché? Non trovo spiegazioni al pestaggio brutale che io e il mio amico abbiamo subìto, vittime di un branco che voleva solo farci del male. Avevo un orologio Cartier al polso: non lo hanno neppure guardato mentre mi prendevano a pugni fratturandomi zigomo, mascella e naso. Sono stato operato e ho 30 giorni di prognosi". Federico, nome di fantasia, di 25 anni, è uno dei due giovani picchiati la notte dello scorso 24 settembre in viale Luigi Camoens, nel Parco Sempione.

Com’è iniziata la serata?

"Io e il mio amico, di 26 anni, dopo aver cenato a casa mia siamo usciti per trascorrere il resto della serata in zona Triennale. Abbiamo bevuto qualcosa in viale Alemagna e, alle 2.30, ci siamo diretti verso le discoteche per incontrare alcuni nostri amici che ci stavano aspettando. Abbiamo deciso di attraversare il parcheggio e di non fare il giro largo. Ed è stato lì che un ragazzo nordafricano si è avvicinato per chiederci un accendino".

E a quel punto?

"Abbiamo detto la verità, che non lo avevamo. Ma era solo un pretesto, lui insisteva ed è stato raggiunto da un altro ragazzo. Io non volevo litigare, ho detto “se volete vi svuoto le tasche“. Ma ho peggiorato la situazione. Quel ragazzo mi ha risposto “pensi che sia un poliziotto? Non hai capito“. A quel punto mi è arrivato un pugno da dietro e mi sono accorto che alle nostre spalle c’erano altre cinque persone. Eravamo accerchiati".

Ed è scattato il pestaggio...

"Sì. Senza motivo: non cercavano soldi né cellulari né gioielli. Non hanno cercato di portarmi via il Cartier. I due ragazzi che avevamo davanti mi hanno riempito di pugni in faccia. Gli altri se la sono presa con il mio amico. Ho ricordi confusi ma non ho mai perso i sensi, pensavo solo ad allontanarmi. Poi ce l’ho fatta: ho raggiunto i miei amici che mi hanno visto con la faccia ferita e la camicia intrisa di sangue. L’altro mio amico invece è riuscito a chiedere aiuto a una macchina della polizia locale. Poi siamo stati accompagnati al Policlinico".

Che danni avete subìto?

"Io ho fratture composte allo zigomo, alla mascella e al naso. Al mio amico è andata peggio: ha fratture scomposte alla mascella e al naso. Inizialmente si pensava avesse perso dei denti ma il problema era alla mascella. Il medico che l’ha visitato ha detto che non ne vedeva così malridotta da almeno 10 anni; gli hanno dovuto inserire più di 10 viti e 5 placche. Entrambi siamo stati operati e abbiamo 30 giorni di prognosi.

Ora come si sente?

"Meglio, vado avanti pensando che il peggio è passato. Ma non ci era mai capitata una cosa del genere. Ho vissuto in Belgio e in Lussemburgo (lavoro per un’azienda di consulenza) e pure il mio amico, che lavora per un’azienda di assicurazioni, ha vissuto all’estero. A luglio siamo tornati in Italia e questo è il benvenuto. Io ho voluto raccontare questa storia perché vorrei che tutti fossero a conoscenza di quello che può capitare a Milano: bisogna fare attenzione. Ho presentato denuncia alla polizia locale e ho descritto gli aggressori. Mi auguro vengano arrestati, sono pericolosi".