Aprirà "subito dopo Capodanno", nei primi giorni del 2024, la nuova terapia intensiva pediatrica dell’ospedale Buzzi, assicura Maria Grazia Colombo, commissaria straordinaria dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco che al suo insediamento, a fine luglio, ha fatto ripartire i lavori per questi nove posti letto che l’Ospedale dei Bambini aspetta da più di un anno (i lavori dovevano finire nell’autunno 2022), arrangiandosi nel frattempo con un reparto provvisorio da quattro letti. Pochi, soprattutto di questi tempi, con le sindromi simil-influenzali in aumento del 33% nella fascia 0-4 anni. "Come ogni anno stiamo assistendo a un aumento delle forme respiratorie tra i bambini. Quest’anno è stato un po’ repentino", spiega Giuseppe Banderali, primario del San Paolo e del San Carlo di Milano e vicepresidente nazionale della società italiana di Pediatria. Nell’ultima settimana "abbiamo avuto un numero importante di accessi - continua Gian Vincenzo Zuccotti, il primario della Pediatria del Buzzi - e stiamo viaggiando sulle 150 visite al giorno, prevalentemente legate a forme respiratorie. Abbiamo 40 posti letto in pediatria che purtroppo si riempiono velocemente e può capitare di essere costretti a trasferire dei bambini in altri ospedali. Ma fortunatamente siamo lontani dalla situazione del 2021-2022, quando la pediatria era talmente in difficoltà che trasferimmo anche fuori Regione". Alla De Marchi, la pediatria del Policlinico di Milano, non si è ancora registrato il picco, atteso entra la fine dell’anno. Gi.Bo.
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