Virata verso il centrodestra "Solida base da cui ripartire"

Opera, Ettore Fusco, pur non eletto, ha ottenuto un buon risultato "Con questi numeri abbiamo contribuito a confermare Attilio Fontana"

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La città "torna di centrodestra" a trazione leghista. Dopo la scoppola elettorale nelle ultime elezioni amministrative arrivate in seguito alla caduta del sindaco Antonio Nucera per i fatti dell’inchiesta Feudum, questa tornata elettorale per le regionali a Opera ha assunto un valore particolare perché Ettore Fusco, ex sindaco per dieci anni e poi vice di Nucera, in corsa come consigliere regionale della Lega, pur non eletto, ha ottenuto un risultato personale notevole: 1404 voti di preferenza. "Con questi voti abbiamo contribuito a confermare Attilio Fontana Presidente della Lombardia e a far crescere la Lega fino a portarla ad essere il primo partito nella mia Opera con oltre il 27% dei consensi - spiega Ettore Fusco che alle ultime amministrative si era candidato come sindaco ma è stato battuto per una sessantina di voti dall’attuale sindaco Barbara Barbieri. "Grazie a voi - prosegue Fusco - per questo importante risultato che è una solida base su cui costruire il futuro del mio e del nostro impegno per i cittadini lombardi". Le parole di Ettore Fusco che oggi oltre ad essere consigliere comunale di opposizione a Opera e consigliere comunale di Cttà Metropolitana suonano come la carica per le prossime amministrative ad Opera. Ma devono passare ancora 3 anni e mezzo. Flop per la basigliese Valentina Aprea, ex parlamentare azzurra al fianco di Berlusconi dal 1994 fino a settembre scorso, che ha anche ricoperto per 5 anni il ruolo di assessore regionale alla Formazione. Dopo aver abbandonato Forza Italia si è schierata con la lista Moratti ottenendo solo 391 preferenze.

"Il poco tempo che abbiamo avuto, come Lista Civica, di farci conoscere e l’altissima percentuale di astensionismo hanno polarizzato il voto verso i partiti strutturati - spiega Aprea -. Anche le preferenze che ho personalmente ricevuto e di cui vi ringrazio di cuore non sono bastate per farmi entrare in Consiglio Regionale! Ma non ci fermiamo!". Resta fuori dal consiglio regionale Gregorio Mammì, anche lui operese e consigliere regionale uscente del Movimento 5 Stelle che ha raccolto 602 preferenze: "I risultati elettorali sono stati pessimi - spiega Mammì - ma la cosa che fa più male è che evidentemente non siamo stati bravi né a raccontare il nostro lavoro e tanto meno a spiegare quali sono le prospettive che abbiamo in mente per la nostra Regione. È stata una campagna elettorale difficile, e sul mio risultato dovrò fare una riflessione umana e politica". Infine registriamo l’ottimo risultato dell’assessore all’Istruzione rozzanese Maira Cacucci che con le sue 3035 preferenze è la seconda dei non eletti di FdI e in caso di nomine di chi la precede ad assessore potrebbe entrare in consiglio regionale.

Massimiliano Saggese

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