Violenze sessuali nel sottopasso a Milano, fermato clochard

Immobilizzate e palpeggiate due donne: una 53enne e una 22enne. L'uomo, nigeriano, ha già collezionato diverse denunce

Polizia nel sottopasso dove sono avvenute le aggressioni

Polizia nel sottopasso dove sono avvenute le aggressioni

Milano, 30 aprile 2020 - Fermato un 22enne clochard nigeriano ritenuto responsabile di aggressioni a sfondo sessuale nei confronti di due donne, immobilizzate e palpeggiate nei giorni scorsi nel sottopasso che collega via Giovanni Duprè a via Giuseppe Govone, in zona Mac Mahon a Milano.

Secondo quanto riferito dalla polizia, le violenze sessuali sono avvenute intorno alle 11 di sabato 18 aprile e alle 7.50 di domenica 19 aprile. La prima ad essere stata aggredita è stata una donna di 53 anni: bloccata per un braccio e sbattuta contro il muro del sottopassaggio, è riuscita a divincolarsi e a sfuggire al maniaco che stava cercava di infilarle la mano nei propri pantaloni. Il giorno seguente, è toccato ad una 22enne che, con le cuffiette nelle orecchie, stava andando a lavorare e che è stata raggiunta sulle scale mentre usciva dal sottopassaggio. La giovane ha denunciato che l'uomo l'avrebbe afferrata da dietro stringendole il seno, cercando di trascinarla di nuovo nel sottopassaggio per violentarla, ma che lei avrebbe reagito gridando e colpendolo con calci e pugni fino a costringerlo a desistere.

Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza e alla testimonianza delle vittime, gli investigatori del commissariato Sempione  sono riusciti a dare un volto all'aggressore che però nel frattempo aveva abbandonato il giaciglio di fortuna nel sottopassaggio. I poliziotti gli hanno però continuato a dare la caccia, e la sera di martedì scorso lo hanno individuato e fermato in viale Monteceneri. Il giovane africano, in Italia dal 2017 in modo irregolare e che vive di elemosina, ha già collezionato diverse denunce per aggressioni sessuali (l'ultima nel marzo scorso) e per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, contestazione quest'ultima che gli è stata fatta anche martedì per aver dato in escandescenze quando è stato fermato.

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