Corso Como, violentata fuori dal locale: l’offerta di aiuto, il coccio di bottiglia e lo stupro

Milano, la 24enne era arrivata nella zona della movida con un amico, ma intorno alle 3.40 di notte si è trovata da sola in strada senza telefono

La movida in corso Como (Archivio)

La movida in corso Como (Archivio)

Milano – Si è trovata fuori da un locale di corso Como alle 3.40 della notte tra sabato e domenica, sola e senza telefono. Si è fidata del 37enne marocchino che le ha offerto il suo aiuto. E invece la 24enne poco dopo si è ritrovata in un giaciglio di fortuna nel cantiere di piazza Einaudi dove è stata violentata sotto la minaccia di un coccio di bottiglia.  

Fuori dal locale alle 3.40

Secondo una prima ricostruzione la ragazza era andata in un locale di corso Como con un amico. I due si sono separati nel corso della serata. Quando è uscita alle 3.40, sola, si è accorta di non avere più il telefono e un mazzo di chiavi. Era nel panico, ubriaca e spaesata, e il marocchino sconosciuto si è avvicinato proponendole un aiuto. Lei si è fidata pensando volesse riaccompagnarla a casa ma lui l’ha portata nel suo giaciglio in piazza Einaudi, a poca distanza, dove c’è un cantiere.

Gli schiaffi e lo stupro

L'ha presa a schiaffi e minacciata con un coccio di bottiglia, poi l'ha violentata. Lei, sotto choc e terrorizzata, ha accettato di farsi riaccompagnare a casa da lui la mattina di sabato, attorno alle 11. Una volta al sicuro sotto casa, dove l’ha raggiunta la coinquilina, si è allontanata dall’uomo. L'amica di lei ha chiamato la polizia.

Alla Mangiagalli

Poi la ragazza è andata alla Mangiagalli dove è stata accertata la violenza. Nel pomeriggio il 37enne è tornato in piazza Einaudi dove era in corso il sopralluogo della Squadra Mobile: ha cercato di nascondersi ma è stato bloccato e identificato.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro