LAURA LANA
Cronaca

"Violati diritti e solidarietà". Unione Inquilini in corteo:. Giunta cinica e indifferente

Sesto, a 3 mesi dallo sgombero di Casa Albergo "smuoviamo le coscienze" "In via Risorgimento e alla Rondinella in ottobre sfrattati nuclei con 3-4 figli".

"Violati diritti e solidarietà". Unione Inquilini in corteo:. Giunta cinica e indifferente

L’appello ai sestesi: «Proviamo a pensare cosa vuol dire stare senza casa. Non è più vita»

"Siamo ancora qui perché la città non può ignorare e dimenticare quello che è accaduto, un fatto grave". Quattro ore di presidio, organizzato dall’Unione Inquilini e dai comitati per il diritto alla casa e sostenuto, con la presenza, anche dalle forze di opposizione. Si sono dati appuntamento davanti a via Croce 2 all’angolo con via Fogagnolo. "Davanti a quella che per 40 anni è stata la Casa Albergo, che ha ospitato sfrattati, donne maltrattate, lavoratori temporanei, fragili". A tre mesi dallo sgombero del 31 luglio, il sindacato torna in quel luogo "per cercare di smuovere le coscienze dei sestesi". Un presidio prima di un breve corteo, tra striscioni e musica, finito in largo Lamarmora. "Perché qui? Perché siamo sotto l’ufficio del sindaco, sotto il balcone di Villa Mylius".

Tanti gli interventi che si sono susseguiti. "Sono passati tre mesi dallo sfratto delle persone che vivevano nella Casa Albergo di via Fogagnolo. Quello sgombero è stato l’ennesimo sfregio alla solidarietà e ai diritti delle persone nella nostra città. Continuiamo a denunciare la politica di un’amministrazione che colpisce le persone più fragili e in difficoltà", ha commentato Città in Comune, gruppo di opposizione. In piazza anche Soad Hamdy, consigliera di Reinventiamo Sesto e avvocata di professione, che in questi mesi è stata vicina a diverse persone. "Questo stabile aveva una funzione sociale ben precisa. Abbiamo assistito all’ennesimo smantellamento del welfare e dello stato sociale di questa città. Più di cento persone sono finite in strada, ad alcuni sono state offerte soluzioni non idonee, altri hanno potuto recuperare gli effetti personali di recente". C’è anche Felice Cagliani, consigliere Pd ed ex vicesindaco con la delega alle Politiche abitative nella Giunta Chittò. "Non sono solo cattivi amministratori, ma anche amministratori cattivi. Non si mettono in discussione sul tema casa, ma si limitano a ottemperare a leggi regionali che non risolvono il problema, e lo dimostrano gli sfratti che continuano. In questo mese ci sono stati due casi, in via Risorgimento e alla Rondinella: nuclei con 3 o 4 figli cacciati. Proviamo a pensare cosa vuol dire stare senza casa. Non è più vita. Non è una condizione degna, soprattutto di questa città che ha una storia di solidarietà. Abbiamo bisogno di amministratori che sappiano sognare e sperimentare".