No vax, il questore vieta i cortei: solo proteste in forma "statica"

Piazza Sempione è stata individuata per l'eventuale iniziativa di sabato contro l'obbligo di Green pass

Popolo No vax in piazza a Milano

Popolo No vax in piazza a Milano

MIlano, 16 settembre 2021 - Stretta sui cortei No vax. In vista di una possibile nuova iniziativa in programma sabato, il questore Giuseppe Petronzi ha notificato ai 16 organizzatori delle manifestazioni non autorizzate che si sono svolte negli ultimi otto weekend una serie di prescrizioni da rispettare. Le più importanti: la protesta dovrà avvenire in forma statica (cioè senza corteo) e in piazza Sempione, davanti all'Arco della Pace. I destinatari dei provvedimenti, fanno sapere da via Fatebenefratelli, sono stati individuati "come promotori di fatto" delle precedenti manifestazioni, "durante le quali hanno assunto un ruolo attivo, posizionandosi alla testa del corteo e incitando gli altri partecipanti a seguirli nei percorsi di volta in volta improvvisati". 

Tutte le iniziative che sono andate in scena dal 24 luglio in avanti si sono svolte senza alcun preavviso alla Questura; e in due casi si sono concluse in un'occasione con l'assalto a un gazebo dei 5 Stelle sulla Darsena e nell'altra con blocchi stradali lungo corso Buenos Aires. "Pertanto, al fine di tutelare gli interessi della collettività, garantendo nel contempo il diritto a manifestare, si è ritenuta imprescindibile - proseguono da via Fatebenefratelli - una regolamentazione della protesta, per la quale, pur in assenza di preavviso, il questore si è avvalso dello strumento della prescrizione indirizzata a soggetti che hanno assunto, nei fatti, il ruolo di promotori nelle pregresse iniziative". A valle di una valutazione condivisa con la Prefettura e gli uffici comunali competenti, piazza Sempione è stata individuata per l'eventuale iniziativa "no green pass" di sabato. Ora bisognerà vedere se gli anti-vaccinisti si adegueranno o se invece decideranno di ritrovarsi comunque in piazza Fontana, come peraltro già prennunciato sulla chat Telegram "Basta dittatura".

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