MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, via Tagliamento tra antico e nuovo: “Il problema? La sosta”

Non esistono punti fisici per pagare il parcheggio, occorre avere l’app, quindi lo smartphone. E chi non ce l’ha?

Giuseppe Di Marino, titolare di un negozio della zona Sotto, via Tagliamento con il campanile di San Luigi sullo sfondo (Foto Fasani)

Giuseppe Di Marino, titolare di un negozio della zona Sotto, via Tagliamento con il campanile di San Luigi sullo sfondo (Foto Fasani)

Milano – A un passo da piazza San Luigi, via Tagliamento rappresenta un luogo in cui ancora si respira – e si vede – la Vecchia Milano, pur essendo coinvolta nella rigenerazione di tutto il quartiere tra Corvetto, la zona di corso Lodi e Scalo Romana dove sta sorgendo il villaggio per le Olimpiadi 2026. Una zona che è anche casa della Fondazione Prada.

Nello spicchio di piazza San Luigi, il “nuovo“ è arrivato nel 2021 con la riqualificazione dello slargo, prima invaso dalla sosta e ora con spazi pedonali e verde. Passeggiando, la tappa in via Tagliamento non manca mai anche solo per sbirciare dentro la Cartoleria e tipografia Fratelli Bonvini, nata nel 1909.

“Un bel quartiere – dice Giuseppe Di Marino, titolare del negozio “Al soldatino“, a pochi metri –. Ma ci sono anche dei lati negativi. Uno su tutti: il problema del parcheggio. Non tanto il fatto che ora ci sia la sosta regolamentata ma il fatto che non ci siano dei punti fisici per pagare. Le colonnine non esistono, bisogna per forza avere l’app, quindi lo smartphone in tasca. E chi non è avvezzo alla tecnologia o semplicemente non ha il telefono con sé? Mentre cerca il modo di pagare, spesso prende la multa. Non va bene”.