Via Quarti, i residenti: "E' terra di nessuno"

A parlare sono alcuni abitanti del complesso Aler, all'estrema periferia ovest della città

DEGRADO A destra Fernando Sculamieri del comitato di residenti In basso un senzatetto che dorme accanto alle cassette delle lettere

DEGRADO A destra Fernando Sculamieri del comitato di residenti In basso un senzatetto che dorme accanto alle cassette delle lettere

Milano, 10 novembre 2018 - «Ci mancava anche questa». A parlare sono alcuni residenti del complesso Aler di via Quarti, estrema periferia ovest della città, al confine con il parco delle Cave, mentre mostrano la situazione di androni e altri spazi comuni diventati un dormitorio abusivo. Negli ultimi giorni, raccontano, pianerottoli e ingressi sono stati occupati da alcuni clochard e disperati che lì hanno sistemato i loro miseri giacigli, coperte e sacchi e pelo, borse con dentro indumenti, ombrelli e altri oggetti personali. «Capita di uscire al mattino e di trovare queste persone a terra, ancora addormentate, avvolte in sacchi a pelo e piumoni. Così anche la sera, quando rientriamo a casa», spiegano gli abitanti. «Chiediamo un intervento di Comune e Aler per offrire un’alternativa a queste persone.

Così non c’è sicurezza, né per loro e né per noi, che ci imbattiamo in estranei tutti i giorni». Mentre restano i soliti problemi: dalle occupazioni abusive degli appartamenti ai cumuli d’immondizia in cortile, «gettati anche da estranei che qui vengono a scaricare materiali edili e altro»; dagli allacciamenti abusivi alla corrente elettrica ai viavai indisturbati di spacciatori; dai motorini «di nessuno» ai resti di incendi che restano sulle pareti come ferite. Pare un mondo a parte, quello racchiuso tra i sette palazzoni di via Quarti che ospitano 450 alloggi, di cui circa 156 occupati. Lo scorso febbraio avevamo raccontato su queste pagine il caso di un appartamento devastato per due volte da vandali che si erano intrufolati nelle stanze approfittando del fatto che l’inquilina regolare, una donna di 89 anni, fosse in ospedale. Forse intenzionati a occupare casa sua. I suoi due figli hanno impiegato mesi per rimettere in sesto l’appartamento. In via Quarti si vive così. «Alle emergenze, ora se ne aggiunge un’altra», rimarcano gli abitanti, tornando a parlare dei clochard.

«Uno è stato avvistato alla scala 10 - dice Mario Losapio, del comitato di via Quarti - mentre altri al civico 26». Persone sdraiate non solo all’ingresso delle torri ma pure nei cosiddetti «stenditoi», cioè «degli spazi - precisa Losapio - che in teoria andrebbero utilizzati per stendere i panni, ai piani 2, 5 e 7». Ferdinando Sculamieri, anche lui del comitato, continua: «Molte persone si lamentano. Stamattina (ieri per chi legge, ndr) sentivo qualcuno chiedersi quale spazio, ora, verrà trasformato in toilette». Interviene Franco Vassallo (Milano popolare), presidente della commissione Casa del Municipio 7: «La situazione peggiora tutti i giorni. Quello che manca totalmente è la sicurezza. Occorre la presenza costante delle forze dell’ordine, h24, finché la situazione non tornerà alla normalità. Tra abusivi, problemi di spaccio, racket di alloggi e ora anche clochard - conclude - via Quarti è sempre più una terra di nessuno».

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