M.V.
Cronaca

Milano, via dei Missaglia: “liberato’’ il giardino sociale

L’associazione Compagnia dell’Anello non gestisce più lo spazio: c’è il rischio degrado

Carabinieri

Milano, 24 settembre 2021 - Ennesimo intervento delle forze dell’ordine al giardino sociale di via dei Missaglia, periferia sud, occupato da abusivi due settimane fa. L’area è stata messa in sicurezza ieri sera. "Sarà la volta buona?", si domandano i cittadini dell’associazione Compagnia dell’Anello, che qualche ora prima avevano gettato la spugna riconsegnando alle istituzioni (Aler e Comune) lo spazio che gestivano con regolari "patti di collaborazione". Ma adesso il futuro dell’area è incerto. "Prima di tutto bisogna sperare che non venga rioccupata nuovamente. Non ci sarebbe da stupirsi. E poi dovremo valutare se ricominciare a prenderci cura di questo luogo verde, sapendo che potrebbe sempre diventare meta di senzadimora e di soggetti poco raccomandabili. Ricordo che la porta è stata divelta con un piccone e che noi referenti abbiamo subìto minacce", sottolinea Mario Donadio, cittadino-volontario in prima linea, attivo non solo nella cura del quartiere ma anche "angelo" informatico che dal primo lockdown rigenera pc da donare a bambini e ragazzi.

Il giardino di via dei Missaglia era diventato uno spazio di socialità, con annessi gli orti "punto di riferimento anche per persone con disabilità", evidenzia Donadio. Tutte le attività sono state cancellate dopo che, lo scorso 11 settembre, gli abitanti avevano trovato due intrusi, un uomo e una donna incinta, i quali avevano raccontato di essersi trasferiti lì dopo l’incendio che due giorni prima aveva distrutto alcuni orti a pochi passi dalle torri di Gratosoglio, dove avevano allestito un rifugio di fortuna. Poi si sono susseguiti sopralluoghi di referenti politici e sgomberi a cura di polizia e carabinieri. Ma gli abusivi sono sempre ritornati. "Ora sono in tre, accampati", aveva fatto sapere ieri pomeriggio Donadio. Poi i carabinieri del Nucleo Radiomobile sono entrati in azione: in quel momento non c’era nessuno nello spazio verde ma erano evidenti i segni dei bivacchi.

L’area è stata restituita ad Aler e l’accesso è stato messo in sicurezza. "Liberata" anche la porzione di competenza comunale. Ora resta un punto interrogativo sul futuro. Quegli spazi potrebbero restare "terre di nessuno", non più curati dai volontari: "Non è accettabile che un cittadino debba arrivare a correre rischi e caricarsi di oneri per difendere i diritti di uno spazio legalmente riconosciuto", conclude Donadio.