Milano, il sindaco Sala frena: "No a una via per Craxi"

Il sindaco: "Basta contrapposizioni, meglio una seria riflessione". La figlia Stefania: "Sinistra ipocrita"

Il sindaco Giuseppe Sala

Il sindaco Giuseppe Sala

Milano, 30 novembre 2019 - Una seria riflessione sì, una via di Milano meglio di no. Il sindaco Giuseppe Sala torna sul caso Bettino Craxi, in vista del ventennale della morte dell’ex premier e segretario del Psi (19 gennaio), e precisa che la soluzione legata alla toponomastica non è la strada maestra, a suo parere, per riconoscere il ruolo avuto da Craxi nella storia dell’Italia e di Milano: «Intitolargli una via rischierebbe di riproporre, più che altro, vecchie contrapposizioni – scrive in mattinata Sala sul suo profilo Facebook –. Mettere ancora gli uni contro gli altri ha poco senso, meglio capire se c’è spazio per riconciliarci con il nostro passato e fra di noi». Il numero uno di Palazzo Marino, subito dopo, propone un approccio diverso al caso Craxi: «Il mio invito è quindi un altro: fare i conti con la complessità di una storia che, nel bene e nel male, ha significato molto. Le ricorrenze hanno anche un valore simbolico, venti anni sono un tempo giusto per aprire una riflessione seria. Non fermiamoci ai sì e ai no, si abbia l’ambizione di riflettere su questo».

La senatrice di Forza Italia Stefania Craxi, figlia di Bettino e animatrice dell’omonima Fondazione, non gradisce la precisazione del sindaco: «Sala dice che una via a Craxi riaprirebbe contrapposizioni. È vero. Ma solo a sinistra. Nella sua maggioranza. Non altrove. Quindi basta ipocrisie. Basta nascondersi dietro un dito. Diciamo come stanno le cose. La solita sinistra ipocrita cerca formule per non affrontare un tema che ancora oggi li divide». Sala, in serata, ribatte: «Io sono interessato ad una riflessione sul socialismo, non moltissimo a quello che pensa Stefania». La segretaria milanese del Pd Silvia Roggiani, intanto, non chiude del tutto le porte a un riconoscimento toponomastico: «L’apporto politico di Craxi a Milano è stato molto importante. È giusto partire da questo, piuttosto che intitolare una via. Penso che l’intitolazione di una via sia un percorso, dopo una discussione che deve avvenire nella città». La parlamentare di FI Mariastella Gelmini, invece, giudica «disarmanti le parole del sindaco. Forse non sa che le forze che compongono la sua maggioranza, i conti con la complessità della storia non li hanno mai fatti». Il consigliere del M5S Simone Sollazzo, contrario a un riconoscimento toponomastico per Craxi perché condannato, taglia corto: «Il dibattito è surreale, Sala si occupi dei problemi della città»

Caso Craxi a parte, ieri il sindaco è intervenuto al Forum di Casa Comune organizzato all’europarlamentare del Pd Pierfrancesco Majorino e dal palco del cinema Anteo ha annunciato: «Milano può, anzi deve essere pronta a una nuova stagione, quella in cui dimostreremo che ci sarà nei fatti equità sociale. Si vedrà già dal prossimo bilancio».

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