SIMONA BALLATORE
Cronaca

"Vertigini per l’ex teatro del Sole"

Gli studenti di Design a Villa Finzi col corso “Avanzi“ e i progetti per palazzi e rioni fantasma. Si parte da Gorla

di Simona Ballatore

Il corso si chiama “Avanzi“, perché gli edifici abbandonati non vengono considerati scarti. Gli studenti al terzo anno di Design del Politecnico di Milano partono da qui per ridare loro un’anima, trasformando i quartieri fantasma. L’ultima missione si è concentrata su Gorla, Bovisa e su un edificio dismesso di Pavia e sarà messa in mostra domenica a Villa Finzi. "Si utilizza la poetica", spiega Gaia Brenna, 24 anni, studentessa di Design d’Interni, all’opera insieme ai compagni di corso per dare nuova vita all’ex Teatro del Sole. "Si comincia da una definizione personale di cosa è per lo studente un edificio abbandonato e si risponde con una metafora attorno al quale ruoterà il progetto". Dopo un sopralluogo con i tecnici del Comune, sono partiti quindi da una definizione per quell’edificio di due piani circondato da case popolari e speculare al Teatro Officina: "Per noi questo edificio abbandonato è in uno stato di quiete, immobile, sul quale non agiscono forze e quindi è in uno stato di “equilibrio“ – continua la studentessa –. Per toglierlo da questo stato, per sbloccarlo, abbiamo deciso di introdurre il senso di vertigine, quindi vertigo". A cominciare nella scelta delle funzioni da introdurre nell’edificio: "Accostamenti vertiginosi – spiega Gaia Brenna –, uno spazio bar intrecciato a uno spazio arte, uno spazio biblioteca intrecciato a uno spazio giochi, con gli scacchi. Funzioni che si alternano a seconda dei momenti della giornata, uno può prevalere sull’altro, ma entrambi restano sempre presenti". Gli studenti del Politecnico si sono occupati anche di uno spazio esterno, sempre presente nel cortile delle case popolari. "Abbiamo inserito una struttura polifunzionale – aggiunge la studentessa –, una panchina che è anche porta-biciclette e la cui forma richiama un tunnel, sempre per dare il senso di vertigine". Anche perché lì accanto, su viale Monza, c’è una pista ciclabile. "È comodo raggiungere questo spazio in bici", spiegano dal Politecnico.

Rendering, progetti e mappe saranno mostrate in una stanza dell’ottocentesca Villa Finzi, che si trova nel parco di Gorla. Insieme agli studenti degli altri gruppi si occuperanno anche dell’allestimento, della parte grafica e delle locandine. E chissà che qualcuno non raccolga i loro appunti. "Gorla ha tantissimi edifici fantasma, sia residenziali che pubblici, abbiamo tentato di fare una mappatura e di trasformare il quartiere – concludono i laureandi –. Questa mostra è per noi già una prima conquista".