
Verdone in cattedra, dottore anche fuori dal set
"Se prendi una ventina di pillole a caso e gliele presenti senza involucro, lui riesce a riconoscere sia farmaco che dosaggio. A vista. E credo che, prima o poi, Carlo Verdone diventerà medico per davvero". Non solo davanti alla cinepresa. Così Gianni Canova, rettore della Iulm e critico cinematografico, ha pensato a lui per tenere a battesimo e presentare un progetto condiviso col rettore di Humanitas University, Marco Montorsi. Una nuova masterclass in partenza a settembre e diffusa tra i due atenei (due tappe alla Iulm e due all’Humanitas) dedicata a medici, ricercatori, operatori farmaceutici. "Una palestra per creare più consapevolezza tra i professionisti della sanità", sottolinea Canova. Oggi Verdone sarà in via Carlo Bo a presentarla e a dibattere con i due rettori su “Infodemia? No grazie“. "La pandemia ha lasciato sia a me che al rettore Montorsi la sensazione netta che servisse uno sforzo congiunto, medico da un lato e comunicativo dall’altro - spiega Canova -, perché una delle criticità evidenti è legata alla comunicazione della scienza in quanto tale, oltre che tra medico e paziente". Così hanno unito le forze e le competenze per cercare di diffondere un modo più efficace di comunicare la scienza, "evitando gli errori fatti, tra smentite e incertezze, che hanno creato confusione nell’opinione pubblica, e recuperando il rapporto medico-paziente". Come Seneca insegna. E per lanciare il progetto hanno invitato Carlo Verdone, "che da sempre presta grande attenzione ai temi della salute, della medicina e del prendersi cura - spiega il rettore della Iulm -. Ci racconterà episodi biografici, il suo rapporto con i fan malati terminali che andava a trovare, convinto della terapia fatta anche di relazioni umane di qualità. Da sempre poi è osservatore dell’italianità, con personaggi memorabili". Dal prof di “Viaggi di nozze“ a “Maledetto il giorno che t’ho incontrato“, fino all’ultimo film, “Si vive una volta sola“, sviscerando anche il tema dell’ipocondria, "che spesso, non nel suo caso, nasce dalla scarsa informazione nell’era del dottor Google e dei social. Verdone, grande comunicatore, lo affronterà insieme a noi".
Si.Ba.