ROBERTO CANALI
Cronaca

Verbano da scoprire. I Castelli di Cannero

di Roberto Canali Il Lago Maggiore è uno scrigno di rara bellezza che non finisce mai di stupire. Dalle Isole...

di Roberto Canali Il Lago Maggiore è uno scrigno di rara bellezza che non finisce mai di stupire. Dalle Isole...

di Roberto Canali Il Lago Maggiore è uno scrigno di rara bellezza che non finisce mai di stupire. Dalle Isole...

di Roberto CanaliIl Lago Maggiore è uno scrigno di rara bellezza che non finisce mai di stupire. Dalle Isole Borromee alla Rocca di Angera, passando per il Parco Pallavicino di Stresa e il Parco Mottarone con i suoi 500 ettari di boschi, sono tanti i luoghi degni di visita ai quali dalla prossima settimana si aggiungerà una nuova gemma: i Castelli di Cannero, sulla sponda piemontese del lago al confine con la Svizzera.

Dopo un imponente restauro proseguito per alcuni anni i Castelli si mostreranno in tutta la loro bellezza il prossimo 28 giugno, grazie alla famiglia Borromeo che ha trasformato la fortezza lacustre del Quattrocento in un museo multimediale grazie alla tecnologia e a un restauro certosino, durato oltre un decennio. Situati su due isolotti rocciosi i castelli formano un complesso fortificato unico: la rocca principale e un piccolo edificio che un tempo ospitava le prigioni. Già nei primi anni del Quattrocento, sull’isolotto maggiore, sorgeva una fortificazione nota come ’Malpaga’, utilizzata dalla potente famiglia dei Mazzarditi di Cannobio per scopi bellici. La presenza dei Borromeo sul Lago Maggiore cominciò nel 1439, quando il duca di Milano, Filippo Maria Visconti, concede loro in feudo la città di Arona. Fu Ludovico Borromeo, a partire dal 1519, a costruire la fortezza come la vediamo ora.

Studi documentari e archivistici, ricerche tematiche sulle strutture e una campagna archeologica durata quasi quattro anni hanno permesso di ricostruire la genesi del monumento e le sue trasformazioni storiche fino al completo restauro che ha richiesto lunghi lavori di consolidamento e messa in sicurezza per renderla fruibile al pubblico.

"Con questa importante opera di restauro, i Castelli di Cannero tornano a essere un luogo vivo, aperto alla collettività - spiega Vitaliano Borromeo, presidente di SAG la società che gestisce i beni della famiglia nobiliare sul Lago Maggiore - Più di cinquecento anni dopo l’insediamento da parte di Ludovico Borromeo, la fortezza potrà essere fruita dai visitatori arricchendo il panorama culturale del territorio del Lago Maggiore e affiancandosi alle altre destinazioni Terre Borromeo". L’opera è stata realizzata attraverso un investimento di circa 15 milioni di euro, con il contributo del ministero per i Beni e le Attività Culturali per il Turismo e di Intesa Sanpaolo.

Il percorso di visita, essenziale e sviluppato quasi totalmente all’esterno, permette di accedere agli spazi della fortezza recuperando gran parte dei percorsi di ronda. L’esperienza del visitatore inizia raggiungendo in barca dalla terraferma i Castelli. All’interno, l’architettura stessa si trasforma in narrazione, rendendo il sito un vero e proprio museo a cielo aperto. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente è il progetto espositivo e narrativo firmato da Dotdotdot, che trasforma la visita in un racconto immersivo grazie a un’audioguida, installazioni multimediali, realtà aumentata e giochi interattivi.

I biglietti per visitare i Castelli di Cannero sono disponibili sul sito https://terreborromeo.it/ticket oppure nelle biglietterie dei siti museali di Terre Borromeo e presso l’infopoint situato a Stresa. Il costo dell’ingresso adulti è di 25 euro, incluso il tour in barca da Cannero e l’audioguida del percorso museale.