Vaccino Covid, terza dose: il piano e i numeri lombardi. Siemens, obbligo Green pass

Regione pronta. Inoculazioni in piccoli hub, farmacie e dai medici di base Priorità a 497mila vulnerabili. Certificato verde: l’azienda tedesca anticipa tutti

Il Green pass

Il Green pass

Milano -  La somministrazione della terza dose del vaccino contro il coronavirus avverrà soprattutto in piccoli hub, nelle farmacie ma anche attraverso i medici di base. Questo prevede il piano messo a punto dalla Regione Lombardia e ancora al vaglio del Ministero della Salute. Il via libera del Consiglio d’amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) alla terza dose è arrivato soltanto giovedì come già riportato. Ora si attende che lo stesso Ministero emani la circolare che formalizzi le categorie alle quali deve essere somministrata l’ulteriore dose e indichi le priorità con le quali procedere alla somministrazione. Indispensabile, a tal proposito, il pronunciamento del Comitato Tecnico Scientifico nazionale.

Una volta compiutosi questo iter, la Regione avvierà la macchina organizzativa, come ribadito anche ieri dal governatore lombardo Attilio Fontana a margine degli Stati Generali della Ricerca e dell’Innovazione, tenutisi a Monza: "Noi siamo pronti per fare da apripista ad una terza dose di vaccino, dobbiamo solo aspettare indicazioni del Governo. Nel momento in cui arriverà l’ok ufficiale del Cts, partiremo". Guido Bertolaso ha già dato un’indicazione sulla data d’avvio della somministrazione della terza dose: "In Lombardia si potrà partire dal 21 o dal 22 di settembre", ha fatto sapere giovedì il consulente della Regione per la campagna vaccinale. Il piano, allora. E i numeri dell’operazione terza dose.

Rispetto a quanto accaduto finora, vengono meno i grandi hub: nella migliore delle ipotesi ne rimarrà solo uno per ogni capoluogo di provincia. Si punterà, invece, sui centri vaccinali più piccoli, ognuno dei quali coprirà un bacino di 100-150mila abitanti. Quindi, come detto, ecco le farmacie e i medici di base, anche riuniti in strutture in comune. I lombardi che, stando alle indicazioni ribadite anche ieri dall’Aifa, beneficeranno per primi della terza dose sono circa 500mila, per l’esattezza 497.930: tante sono in regione le persone estremamente vulnerabili. Il secondo step riguarderà invece gli anziani ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali: 75.833 quelli che hanno ricevuto la seconda dose. All’inizio del 2022 si aprirà, quindi, la finestra dedicata agli operatori sanitari: 336.996 in tutto, non fosse che quelli vaccinati con ambo le dosi sono ad oggi 325.520. Queste, in sostanza, le linee d’azione stabilite dalla Regione per l’operazione terza dose e i numeri degli interessati. Come detto, si attende che il Governo avalli il piano.

Sul fronte green pass, ieri è arrivata la presa di posizione di Siemens, che di fatto è la prima azienda a introdurre il Certificato Verde obbligatorio per accedere all’hub di Milano e alle altre sedi dell’azienda. "Abbiamo deciso di introdurre il Green Pass, anticipando le decisioni che Governo e parti sociali stanno valutando, per continuare a garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e al contempo mantenere la continuità del business", ha spiegato Pierfrancesco De Rossi presidente e ceo di Siemens Spa. "Lo smart working, la nostra modalità di lavoro dal 2018, consentirà comunque a chi non accede alle sedi di lavorare da remoto". E ci saranno deroghe per i siti produttivi.

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