Ustioni e intossicazione: Bracco resta gravissimo

Il cinquantunenne soccorso dai pompieri in via della Spiga. Una sigaretta non spenta. la probabile causa del rogo

incendio via della spiga

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Le condizioni restano gravissime. Il cinquantunenne Tomaso Renoldi Bracco è ricoverato da due giorni nel reparto di Terapia intensiva del Niguarda per l’intossicazione da fumo e le gravi ustioni su diverse parti del corpo provocate dall’incendio che si è sviluppato nella sua abitazione di via della Spiga 36. Le fiamme sono divampate attorno alle 9.50 di venerdì nella camera da letto in cui si trovava in quel momento il nipote dell’imprenditrice farmaceutica Diana Bracco, membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione che porta il suo cognome. La prima ad accorgersi di quanto stava succedendo è stata la domestica ventinovenne, che era in mansarda per accudire il cane di famiglia: "All’improvviso ho sentito sbattere una porta e sono scesa: c’era tanto fumo che usciva da quella stanza", ha poi raccontato ai carabinieri della Compagnia Duomo.

Sia lei che il cuoco cinquantaquattrenne non hanno potuto fare altro che abbandonare l’abitazione, ormai diventata una trappola incandescente. Quando i vigili del fuoco sono arrivati al secondo piano dello stabile, la temperatura interna aveva infatti raggiunto i 300 gradi, tanto che il salvataggio di Renoldi Bracco, svenuto in camera da letto, si è rivelato estremamente difficoltoso; poi il cinquantunenne, in arresto cardiaco, è stato affidato ai sanitari di Areu, che l’hanno trasportato in ospedale. Ieri gli specialisti del Nucleo investigativo anti-incendi hanno effettuato un sopralluogo preliminare nell’appartamento per individuare la causa del rogo. L’ipotesi che ha preso piede sin dalle prime ore porta a una sigaretta spenta male, considerato che Renoldi Bracco ha l’abitudine di fumare anche in camera da letto.

Giulia Bonezzi

Nicola Palma

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