
Urlò: moriamo per Allah. Espulso giovane egiziano
Prima la bottiglia di vetro scagliata contro una Volante del commissariato Villa San Giovanni il 26 ottobre. Poi l’intuizione di alcuni agenti in Questura, che lo riconoscono come il ragazzo che aveva detto "Moriamo tutti per Allah" durante una trasmissione tv. E poi: un video in cui versava liquido infiammabile sull’asfalto per dar fuoco a un graffito che ritraeva la bandiera di Israele; il lungo curriculum criminale che annovera reati come spaccio, rissa, lesioni, danneggiamento e ricettazione; e l’’indole "violenta" e l’intolleranza verso "regole e istituzioni" mostrate in diversi interventi delle forze dell’ordine. Sono le ragioni alla base del provvedimento di espulsione, disposto dal Ministero dell’Interno ed eseguito dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Milano, nei confronti di un ventiquattrenne egiziano per motivi di ordine pubblico: il cittadino nordafricano è stato rimpatriato la notte scorsa, con divieto di reingresso in Italia fino al 2038.