Stop ai contatti informali tra i dipendenti dello Sportello Unico per l’Edilizia e gli operatori del settore. In un documento di tre pagine pubblicato ieri sul sito del Comune, la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala fissa alcune regole per evitare accuse di favoritismi sulle pratiche edilizie, "considerata la difficoltà oggettiva dei dipendenti dello Sportello Unico per l’Edilizia di continuare serenamente a operare nel proprio lavoro senza possibilità, in attesa che le indagini e gli eventuali processi chiariscano i fatti contestati, di affermare la difesa delle proprie scelte amministrative".
Parole che fanno da premessa al documento firmato dalla responsabile della direzione Rigenerazione urbana Simona Collarini e da quello della Direzione Attuazione diretta del Pgt Marco Porta. In esso – facendo riferimento alle accuse delle Procura su una serie di pratiche urbanistiche comunali – Collarini e Porta dispongono che "venga formalmente interrotto il servizio di prenotazione appuntamenti, in quanto si rende necessario eliminare ogni canale di contatti informali attraverso i quali si possano fornire informazioni sull’istruttoria delle pratiche in corso o dare eventuali chiarimenti tecnici o procedurali prodromici alla formalizzazione di titoli edilizi. Al solo fine di non creare ulteriori disagi, con la presente si invita i dipendenti a svolgere solo gli appuntamenti già prenotati, evitando negli stessi di fornire qualsiasi interpretazione o indicazione ai professionisti richiedenti, se non quanto esplicitamente ed espressamente contenuto in legge o regolamenti".
Non solo. Il documento indica anche di "demandare ai soli dirigenti la facoltà di convocare gli operatori e/o i professionisti per dirimere problematiche relative all’istruttoria, al solo fine di ridurre l’eventuale contenzioso". E si invitano i dipendenti a seguire in maniera rigida le procedure formali, ad esempio "la necessità di formalizzare secondo il dettato normativo gli avvii dei procedimenti, nonché i preavvisi di diniego e l’eventuale diniego" e che "siano da escludersi richieste di integrazioni informali o attività non derivanti da provvedimenti espressi". I due direttori, infine, dispongono "di procedere, per i casi complessi di titoli convenzionati e di pianificazione attuativa, alla richiesta di valutazione sito specifica da parte dell’Agenzia delle Entrate per la quantificazione del valore di monetizzazione che sia “commisurata all’utilità economica conseguita per effetto della mancata cessione e non inferiore al costo dell’acquisizione di altre aree“".