Urbanistica, il messaggio di Roia: "Si risolverà, norme vanno applicate"

Il presidente del Tribunale ospite in Consiglio. I pm chiedono l’elenco delle torri costruite dal 2020 .

Urbanistica, il messaggio di Roia: "Si risolverà, norme vanno applicate"

Urbanistica, il messaggio di Roia: "Si risolverà, norme vanno applicate"

L’auspicio è quello di una "soluzione positiva" all’impasse dell’urbanistica milanese, dopo la serie di inchieste aperte dalla Procura su presunti abusi edilizi legati a decine di progetti di rigenerazione urbana, l’allarme di costruttori e architetti e il tavolo aperto dal Governo: "Credo che la Procura stia lavorando molto bene. Penso che le norme debbano essere applicate, in maniera corretta e intelligente ma debbano essere applicate". Il messaggio arriva dal presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, a margine della seduta del Consiglio comunale, dove è intervenuto come ospite. La Procura di Milano, intanto, ha chiesto al Comune l’elenco di palazzi e progetti immobiliari, a partire dal 2020, con determinate caratteristiche: l’altezza superiore a 25 metri e quindi la necessità di un piano attuativo per la costruzione, la facciata vincolata dalle Belle Arti, e la realizzazione all’interno di cortili. L’istanza si inserisce nel pacchetto di inchieste, alcune decine di fascicoli, che riguarda l’edilizia milanese e una presunta lottizzazione abusiva. Inchieste che hanno portato i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici a indagare una serie di costruttori, professionisti e funzionari di Palazzo Marino. L’elenco di palazzi e progetti potrebbe essere utili per le successive indagini, mentre a breve dovrebbe essere chiesto il rinvio a giudizio per la vicenda Park Towers. Roia ha risposto a una domanda sulle inchieste a margine del suo intervento a Palazzo Marino (che non ha toccato il tema dell’urbanistica) ribadendo anche la proposta di un tavolo sulla legalità nel settore moda.

Il presidente del Tribunale, invece, ha citato in aula dati che dipingono "un aumento di circa il 30% degli arresti per reati predatori in flagranza di reato": nel 2023 si sono registrati 2951 arresti e nel 2024, da gennaio a febbraio, sono stati ben 657. Poi c’è la delicata questione dell’immigrazione, perché "abbiamo il record purtroppo a livello nazionale e siamo il primo Tribunale che ha pendenti 11mila richieste di asilo e protezione internazionale", in una situazione di cronica carenza di organico degli uffici giudiziari.

Andrea Gianni

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