Urbanistica e inchieste. Relazione su Bosconavigli: "Permesso illegittimo. Danni per 5,5 milioni"

I consulenti della Procura quantificano i mancati introiti per il Comune. Boeri rischia il processo. Confermato il sequestro delle Residenze Lac.

Urbanistica e inchieste. Relazione su Bosconavigli: "Permesso illegittimo. Danni per 5,5 milioni"

I consulenti della Procura quantificano i mancati introiti per il Comune. Boeri rischia il processo. Confermato il sequestro delle Residenze Lac.

di Andrea Gianni

Il titolo edilizio per il progetto Bosconavigli firmato dall’archistar Stefano Boeri è "illegittimo", perché tra le altre presunte violazioni è stato rilasciato "in mancanza di apposito piano particolareggiato esteso all’intera zona e contenente la disposizione planivolumetrica degli edifici". E il Comune di Milano ha subito un "rilevante danno economico", per "un valore di monetizzazione non conforme ai criteri di legge", quantificato in 5.548.244 euro. Sono passaggi della relazione di 77 pagine dei consulenti della Procura di Milano, il giurista Alberto Roccella e l’architetto Maurizio Bracchi, che hanno messo sotto la lente il complesso che dovrebbe sorgere a San Cristoforo.

Gli esperti, nominati dai pm titolari dell’inchiesta appena chiusa, hanno stimato che "l’importo complessivo della monetizzazione sarebbe dovuto ammontare a 7.833.759 euro mentre invece esso è stato determinato in 2.405.804 euro. A tale importo di 2.405.804 euro viene poi portata in deduzione la somma di 120.290 euro quale riduzione del fabbisogno di servizi conseguente alla riduzione dell’impatto climatico (...) così pervenendo ad un importo netto di monetizzazione pari a 2.285.514 euro". Da qui risulta il "rilevante danno economico" per Palazzo Marino. Tra gli indagati con l’ipotesi di lottizzazione abusiva e abuso edilizio ci sono Stefano Boeri, i rappresentanti della Milano 5.0 srl, società committente, il titolare dell’impresa che esegue i lavori e due dirigenti comunali, Alberto Viaroli e Giovanni Oggioni, quest’ultimo ex direttore dello Sportello unico edilizia e componente della Commissione per il paesaggio e già coinvolto in altre indagini sull’urbanistica. Secondo i consulenti, "l’importo della monetizzazione, con riduzione del 25% rispetto al valore venale, avvantaggiava l’operatore privato". E il permesso di costruire convenzionato è "illegittimo" anche per via dell’altezza (quasi 41 metri) del complesso residenziale, 90 appartamenti su un’area di oltre 8 mila mq, che "eccede largamente quella degli edifici preesistenti e circostanti". Stefano Boeri, dopo la notifica dell’avviso di chiusura indagini, che prelude a una richiesta di processo, si era detto "certo che la magistratura farà chiarezza".

Nell’ambito di una delle decine di altre inchieste su progetti di rigenerazione urbana, coordinate dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso dei legali della società Nexity Milano Parco delle Cave srl confermando il sequestro del cantiere delle Residenze Lac in via Cancano. Dall’indagine era emerso, come in altri casi analoghi, che quella nuova costruzione con un "rilevante impatto" sul tessuto della città era tale da richiedere una pianificazione preliminare che, secondo l’accusa, sarebbe stata “dribblata“ ancora una volta in nome della Scia, ossia la segnalazione di inizio attività.