SIMONA BALLATORE
Cronaca

Universitari e case a Milano: chi paga? Il 60% dice grazie a mamma e papà

L’indagine su 20mila studenti della Bicocca: il 71% resta con i genitori, solo il 20% ha trovato una stanza a prezzi calmierati. Eppure il 77,5% accarezza il desiderio di stabilirsi in città

Bacheca con offerte di affitto in università (Archivio)

Bacheca con offerte di affitto in università (Archivio)

Milano, 21 marzo 2024 – Il 71% degli studenti di Milano-Bicocca vive ancora con i genitori, soprattutto tra l’hinterland (nel 40% dei casi) e le altre province lombarde (55%). Nei corsi di laurea triennali è pendolare il 69,2% degli studenti. Ma il 77,5% degli universitari che hanno risposto a tappeto alla prima indagine abitativa d’ateneo ha una meta: Milano. Città che attrae, città che si conferma non a portata di tutti gli studenti: il 45% ritiene gli affitti troppo onerosi, il 20% ha trovato una stanza a prezzi calmierati, pensati per loro, solo uno su cento è negli studentati.

A scattare la fotografia della condizione abitativa degli studenti di Milano-Bicocca - e a presentarla in occasione della Giornata dell’Università - è il gruppo di ricerca del dipartimento di Sociologia e ricerca sociale, coordinato da Silvia Mugnano e composto da Igor Costarelli, Fabio Gaspani, Carola Giannotti Mura e Riccardo Ramello. A rispondere al questionario (tra luglio e ottobre 2023) sono stati ben 19.401 ragazzi, ovvero oltre il 52% della popolazione studentesca di Bicocca.

Il 18% si è affacciato sul mercato libero e nel 60% dei casi a sostenere le spese sono interamente i familiari, il 55% non ha i requisiti Isee per accedere alla borsa di studio. Spicca la fragilità abitativa, con aree grigie: il 7,2% degli studenti è senza contratto, soprattutto tra gli studenti dei corsi di laurea triennali. Un 10% invece ha una casa di proprietà.

Attorno al tavolo, per discutere del dossier e studiare contromosse, ci sono la rettrice e presidente Crui, Giovanna Iannantuoni, gli assessori regionale e comunale Alessandro Fermi e Pierfrancesco Maran, rappresentanze degli studenti e del movimento Tende in piazza.

Nasce dall’analisi dei dati un osservatorio sull’abitare giovanile e studentesco, anche per rispondere a una delle richieste che è stata avanzata anche attraverso l’indagine: il 60% degli universitari chiede un servizio di supporto all’abitare dedicato agli studenti di Milano-Bicocca, che abbia anche un ruolo di mediatore con il mercato privato, tra domanda e offerta, per riuscire a trovare casa a Milano. Senza tralasciare ovviamente più investimenti per ampliare le residenze universitarie, come sottolinea il 40% del campione.

Gli studenti che vivono in residenze universitarie sono il 6,3% dei partecipanti in possesso dei requisiti economici minimi per l’accesso agli alloggi universitari coperti dal Diritto allo Studio immatricolati al primo anno e il 2,7% degli iscritti ad anni successivi. Nell’indagine emergono anche preferenze e condizioni abitative, tra spazi a disposizione e collegamenti tra casa e università da potenziare. "Tra coloro che vorrebbero cambiare situazione abitativa, circa il 30% indica il comfort abitativo carente, il 16% sottolinea invece il costo eccessivo di locazione – spiegano i ricercatori –. Tra coloro che vorrebbero cambiare zona, la principale ragione è la scomodità rispetto alla sede dei corsi (68,9%)".

A chiusura del report, che sarà aggiornato e allargato anche ad altri temi caldi per gli studenti, la lista delle sfide dell’università, chiamata ad "affrontare il tema dell’abitare studentesco", con un "monitoraggio continuo del fenomeno per capire le traiettorie abitative degli studenti" e creando un osservatorio multidisciplinare che incroci i temi economici e di mercato a quelli giuridici (in particolare per quanto riguarda i contratti) e a quelli psicologici.

"Rafforziamo la relazione con altri atenei milanesi e nazionali, con enti locali, regionali e governo – l’impegno –: lo scambio di buone pratiche e analisi comparativa dei trend è fondamentale per affrontare in modo sinergico il tema. Agevolare il diritto allo studio di ciascun studente è un compito primario che un ateneo attento alle esigenze dei suoi studenti deve perseguire".