La presentazione di un libro che affronta da una prospettiva storica il tema della disabilità è stata annullata perché il luogo scelto per l’evento era inaccessibile alle persone con disabilità. È accaduto sabato 16 novembre a BookCity. Alle 18 Fabrizio Acanfora avrebbe dovuto presentare “L’errore. Storia anomala della normalità“ alla Rotonda del Pellegrini della Fondazione Ambrosianeum. Per accedere alla sala, però, occorre salire gradini e scale e non vi è nulla che consenta a chi si muove su una sedia a rotelle di superare la più classica tra le barriere architettoniche. Tra le relatrici c’era anche Valentina Tomirotti, un’attivista che si muove proprio in sedia a rotelle. Tomirotti ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di raggiungere la sala e di partecipare alla presentazione del libro, che, a quel punto, è stata annullata. "Organizzare un evento pubblico in uno spazio inaccessibile è già di per sé una discriminazione. Ma farlo per presentare un libro che denuncia proprio i meccanismi di esclusione dalla normalità è un paradosso crudele, uno schiaffo alle persone con disabilità – ha scritto Tomirotti sui suoi social –. Mi sono sentita dire le solite scuse abiliste: “Avevamo segnalato la non accessibilità“, “Abbiamo fatto tesoro di questo disguido“. Ma segnalare che un luogo non è accessibile non è una scusa. È una resa". Quindi Acanfora: "Viviamo in un mondo che non prevede l’esistenza di corpi, menti, sensi e modalità relazionali diversi da quelli di una ideale maggioranza. Questo è fondamentale per comprendere quanto l’abilismo sia strutturale, quanto sia radicato e appaia invisibile a quella maggioranza che gode del privilegio di non doversene preoccupare quotidianamente" rimarca il saggista prima di auspicare che quanto accaduto non si ripeta più. Giambattista Anastasio
CronacaUna sala inaccessibile per presentare un libro sulla disabilità