MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Liceo Frisi, una nuova scuola entro marzo 2026: porterà il nome del fotografo Gastel

Milano, mega intervento finanziato con 26 milioni di euro grazie al Pnrr per la sede di via Amoretti a Quarto Oggiaro. Ospiterà gli indirizzi artistico ed economico-sociale

Una nuova scuola entro marzo 2026. Il liceo Frisi: aule, giardini e teatro. Porterà il nome del fotografo Gastel

Una nuova scuola entro marzo 2026. Il liceo Frisi: aule, giardini e teatro. Porterà il nome del fotografo Gastel

Milano – Il blocco di tre piani fuori terra sarà collegato a giardini e patii. Una loggia ballatoio si affaccerà sul futuro parco pubblico di Novate. E accanto a 35 aule e 19 laboratori non mancheranno palestre, auditorium e teatro di posa.

Nei disegni già si vede la futura sede dell’Istituto Paolo Frisi di via Amoretti 61-63, a Quarto Oggiaro, che ospiterà il liceo artistico inaugurato a settembre 2022, il quarto statale a Milano, e il liceo economico-sociale. Una popolazione di 500 ragazzi.

La nuova scuola porterà il nome del celebre fotografo milanese Giovanni Gastel, scomparso durante la pandemia, e sorgerà sulle ceneri di quella attuale che verrà demolita. Un mega intervento "finanziato con fondi del Pnrr grazie al programma Next Generation EU con 26 milioni di euro", sottolinea Roberto Maviglia, consigliere delegato di Città metropolitana all’Edilizia scolastica.

Via al cantiere il prossimo 30 novembre, per costruire il complesso progettato da un raggruppamento di professionisti con capogruppo l’architetto Lorenzo Degli Esposti, entro marzo 2026, in due fasi. Nel frattempo, gli studenti si sposteranno in altre sedi e spazi disponibili.

Ieri la presentazione alla città, alla storica libreria Bocca in Galleria, nata nel 1775. Più “giovane“ il Frisi, fondato nel 1857 come Reale scuola tecnica di via Bassano Porrone, in pieno centro, poi dedicato all’abate Paolo Frisi, matematico settecentesco. E di sedi ne ha avute tante, fino all’attuale, centrale, di via Otranto a Quarto Oggiaro, più altre sparse per i diversi indirizzi, e una sezione al carcere di Bollate.

"La scuola porterà il nome di mio fratello: ne sono onorato", dice Luchino Gastel, che a sua volta porta il nome dello zio Luchino Visconti. "Mi sembra di vedere mio fratello, lavoratore instancabile, nel suo studio, che era un porto di mare. A lui piaceva così". E la "confusione creativa è anche una caratteristica del Frisi – sottolinea Luca Azzollini, dirigente dell’Istituto – che da sempre si confronta con il territorio che ha attorno". Plaude al progetto anche la preside “storica“ Iris Tarter, che ha guidato il Frisi tra il ’75 e il ’96.