Una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati simbolo di libertà, allegria e gioia di vivere

"La farfalla" nella poesia di Pavel Friedman: riflessioni di docenti e alunni sulla Giornata della Memoria.

Immaginatevi per un attimo di trovarvi in un luogo da cui non potete uscire e non potete nemmeno giocare come desiderate.

Pensate di avere in questo posto la possibilità di disegnare, che cosa fareste? Probabilmente su quei fogli raffigurereste i vostri desideri, i vostri sogni.

È quello che fecero i bambini ebrei di Terezín, che tra il 1941 e il 1945 vissero in questo campo di concentramento nella Repubblica Ceca, arrivati dai ghetti dell’Europa dell’Est, per le Leggi naziste anti-ebraiche. Doveva servire alla propaganda nazista per mostrare un "ghetto modello".

Per questo a Terezín vennero portati intellettuali, artisti, musicisti che spesso usati per mostrare la falsa benevolenza di Hitler verso gli ebrei. A Terezin i bambini disegnavano, disegnavano farfalle che volavano libere nell’aria, sopra ai fili spinati.

Tragico fu l’epilogo, quando i nazisti, certi della sconfitta, decisero di liquidare il campo e spedire gli abitanti di Terezin nei lager di sterminio. Celebrare questa data significa esprimere un atteggiamento di ribellione nei confronti degli atti di persecuzione verso chi è considerato “diverso”. Illuminante il messaggio di Liliana Segre ai giovani: "Siate in grado di fare la scelta. E con responsabilità e coscienza, essere sempre quella farfalla gialla che vola sopra ai fili spinati".

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