SIMONA BALLATORE
Cronaca

Università Milano Bicocca, un Rettorato per tre: si sfidano il chimico, l’informatico e il fisico. Tra nove giorni si vota

Rush finale per una campagna elettorale concentrata in due settimane. Per la prima volta la consultazione sarà da remoto, senza seggi fisici.

Università Milano Bicocca, la scelta del nuovo rettore

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Corsa a tre all’università di Milano-Bicocca, dov’è iniziata una campagna elettorale serrata. Tempi stretti, con 14 dipartimenti da incontrare in 14 giorni più gruppi e comitati prima di un confronto tra gli sfidanti, aperto alla comunità accademica e già in programma venerdì prossimo, il 20 giugno. I nomi, prima di tutto: sono scesi in campo per traghettare l’ateneo da ottobre 2025 al 2031, prendendo il timone dalla rettrice Giovanna Iannantuoni, il professore Marco Antoniotti, ordinario di Informatica e direttore del dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione, il professore Giuseppe Gorini, ordinario di Fisica e, dal gennaio 2025, componente del Cda dell’ateneo, e il professore Marco Orlandi, ordinario di Chimica analitica, prorettore vicario e prorettore alla Ricerca dell’università.

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Le votazioni del rettore si svolgeranno per la prima volta in modalità telematica da remoto - senza seggi fisici - utilizzando il sistema di voto elettronico online fornito dal consorzio interuniversitario Cineca. Una modalità sperimentata durante la pandemia per l’elezione delle rappresentanze studentesche, della consulta dei rappresentanti degli studenti delle residenze e del Senato accademico. Primo turno in programma il 24 giugno.

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Nel caso in cui nessun candidato riuscisse a ottenere la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, si procederà col secondo turno - il 27 giugno - ed eventualmente con un terzo (2 luglio) e un quarto (4 luglio). Alla prima e seconda votazione è eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Nel terzo turno il rettore è eletto a maggioranza assoluta dei votanti purché alla votazione abbia partecipato la maggioranza degli aventi diritto; infine, nel quarto e ultimo turno il rettore è eletto col sistema del ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze alla terza votazione, purché vi abbia preso parte almeno un terzo degli aventi diritto. A votare il nuovo rettore saranno tutti i professori di ruolo di prima e seconda fascia, i ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato, tutto il personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato, con voto ponderato del 15 per cento, e i rappresentanti degli studenti eletti nel senato accademico, nel Cda, nel nucleo di valutazione e i componenti del consiglio degli studenti.

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Sei anni fa la corsa fu a cinque: scesero in campo Paolo Cherubini, Carlo Gambacorti Passerini, Loredana Garlati, Giovanna Iannantuoni e Leonida Miglio. Si arrivò al ballottaggio tra lo psicologo Cherubini (prorettore nel mandato della rettrice Cristina Messa) e l’economista Iannantuoni, sempre in testa. Poi la vittoria alla quarta votazione, nel segno del fair play: Cherubini scelse di fare un passo indietro, invitando i suoi elettori a non votarlo, dopo avere condiviso una lettera d’intenti e punti programmatici con la rettrice.