
di Simona Ballatore
"Il primo verrà interrogato il 27 giugno, l’ultimo il 25 luglio". Circolare sugli esami di Stato alla mano, con la nomina di un presidente per due commissioni (quattro classi anziché due), gli studenti del Vittorio Veneto fanno i conti e sgranano gli occhi. "Le nostre classi sono numerose, ciascuna ha in media 25 alunni, si possono interrogare cinque studenti al giorno: arriviamo a fine luglio, sì", scuotono la testa le quinte E, I, F e B. E non è tanto e solo per quell’estate che sarà “ristretta“ per chi, all’estrazione della lettera, finirà in fondo alla lista. "Questa situazione crea disagi a chi deve iscriversi alle università – spiegano i liceali – per il Politecnico va effettuata entro il 15 luglio, senza contare chi deve andare all’estero e deve mandare prima possibile il diploma per la selezione e rischia di non essere ammesso in tempo o chi deve prepararsi per il test di Medicina". "Ed è difficilissimo programmare lo studio così, senza sapere se sarai interrogato subito o un mese dopo", aggiunge un compagno, ricordando che "si è saputa solo a marzo la tipologia d’esame" e chiedendo un’alternativa, esami in parallelo o un’attenzione in più per le classi numerose "perché se un commissario è su quattro classi da 14 alunni non sposta molto, in classi da 25 sì".
La Maturità quest’anno si fa lunga non solo al Vittorio Veneto. I presidenti di commissione volontari non bastano. "Secondo le stime, i docenti che hanno presentato spontaneamente domanda sono il 30-40% in meno rispetto alle disponibilità – spiega Mauro Agostino Donato Zeni, presidente dell’Associazione Presidi di Milano e Monza-Brianza –. Anche al Tenca abbiamo due presidenti di commissione su quattro classi. Lunedì sapremo il calendario, ma crea complicazioni organizzative e una serie di incroci e casi particolari da risolvere. Queste però sono le regole del gioco. Certo le classi in fila indiana per le doppie nomine sposteranno gli esami più in là". E la ricerca di presidenti di commissione - come di commissari da sostituire in extremis - è ancora in corso e lo resterà fino a poche ore prima della prova, mercoledì 22 giugno. "Abbiamo 599 presidenze in totale e una cinquantina ancora da assegnarne – spiega il provveditore Yuri Coppi –. Le copriremo tutte nei prossimi giorni. Tra quelle assegnate sono comprese 40 doppie presidenze. La possibilità di presiederne due è prevista dall’ordinanza ministeriale n.662022 sulle modalità di costituzione e nomina delle commissioni d’esame. Ci si arriva dopo aver esaurito una serie di altre possibilità e sono seguite da ulteriori strumenti di intervento per garantire la copertura di tutte le “esigenze”". Oltre alla candidatura spontanea dei prof, può presentare domanda anche chi è in pensione. Sono poi partiti gli “inviti“ e le chiamate per reclutare i restanti. Per gli esami è previsto un contributo economico in più rispetto allo stipendio. Il compenso per qualcuno non sarà "proprio allettante", "è fermo da 15 anni", ma oltre al rimborso spese in base al chilometraggio, per quanti si battono per salvare la vera Maturità come "rito di passaggio" dovrebbe scattare una motivazione in più. I presidenti e i commissari si troveranno, come sempre. La Maturità sarà salva. Ma che fatica.