
Pionieri nella simulazione, cioè nella pratica di provare su un manichino le indicazioni necessarie per curare una persona.
Asst Rhodense e Università degli Studi di Milano salgono in cattedra e, dopo aver introdotto questo approccio nel corso di laurea in Infermieristica in un’ala del presidio ospedaliero di Rho, lo hanno raccontato al Congresso nazionale virtuale Simmed 2021 (Società italiana di simulazione in medicina). "Il nostro corso di laurea ha attivato un piccolo centro di simulazione, in grado di sviluppare skills di natura tecnica, ma anche relazionale, adottando strategie formative dinamiche con l’utilizzo di un simulatore a media fedeltà dotato di Simpad, un dispositivo in grado di rendere quanto più realistiche possibili le situazioni cliniche e assistenziali – dice Annalisa Alberti, direttrice del corso – come ribadito dai tutor Sonia Lomuscio e Lorenzo Furcieri, “mai la prima volta sul paziente“. Questa affermazione è valida sia per la fase di apprendimento dello studente in formazione, ma anche per i professionisti della salute che hanno sempre bisogno di ulteriore formazione".
Aspiranti infermieri, ma non solo. Per la prima volta, sul territorio nazionale, il centro di simulazione di Rho ha avviato percorsi formativi per 40 volontari di cure palliative. L’idea è sviluppare un percorso formativo e certificativo nell’ambito del tirocinio clinico.Ro.Ramp.