"Prima ancora di saper leggere, e quasi di saper parlare, già sfogliavo i fumetti. Sono solito dire che i fumetti sono la mia lingua madre e lo spagnolo la mia seconda lingua. La comunicazione visiva ha un potere enorme".
Illustratore, autore e critico del fumetto, è stato lo spagnolo Angel de la Calle a chiudere la decima edizione di Maggio in Giallo, rassegna letteraria del noir che, organizzata dall’associazione il Picchio con Libropoli e il Comune, è rimasta in cartellone a San Giuliano dal 18 maggio al 7 giugno. In occasione del decennale, l’evento si è aperto all’internazionalizzazione accogliendo, oltre a 12 autori del Bel Paese, due ospiti in arrivo dall’estero: la scrittrice irlandese Triona Walsh e, appunto, l’illustratore spagnolo.
"Sono figlio del fumetto italiano degli anni Sessanta e Settanta, della cultura di sinistra, quando l’Italia era il motore culturale dell’Europa - racconta de la Calle -. Nella mia formazione è stato fondamentale Hugo Pratt con la sua "Ballata del mare salato", un’opera che credo abbia segnato l’inizio del graphic novel. A lui ho dedicato l’opera "Hugo Pratt. La mano de dios". Ho realizzato inoltre una biografia a fumetti dell’italiana Tina Modotti, fotografa e attivista politica. Una donna affascinante. La sua storia mi ha dato l’occasione per approfondire la cultura degli anni Venti e Trenta". "È sempre un piacere venire in Italia - prosegue -, tanto più per un festival impegnato e divertente come Maggio in Giallo, che dà modo di riflettere. Noir e fumetti sono entrambi linguaggi della narrazione, forme di espressione efficaci e coinvolgenti".
Con cene a tema e presentazioni di libri (una delle iniziative è stata ospitata a Pantigliate), la rassegna sangiulianese ha incassato quest’anno 230 presenze di pubblico. Un bilancio positivo.