ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Un anno fa l’addio a Valentino: "Abbiamo avuto giustizia ma resta la nostra disperazione"

Il ricordo di Emilia Nastasi, la madre del 15enne travolto e ucciso il 17 luglio 2023 in viale Kennedy a Garbagnate da un ubriaco condannato a 7 anni e 4 mesi di carcere.

Un anno fa l’addio a Valentino: "Abbiamo avuto giustizia ma resta la nostra disperazione"

Un anno fa l’addio a Valentino: "Abbiamo avuto giustizia ma resta la nostra disperazione"

"Quella sera Valentino era rimasto a casa fino alle 22.25 insieme ai suoi amici, erano in garage a fare festa, poi mi ha chiesto se poteva andare a mangiare un gelato. Hanno preso la bici e sono usciti. Un quarto d’ora dopo ho ricevuto la telefonata dal suo cellullare, era l’amica Giorgia che mi diceva dell’incidente. Non dimenticherò mai quei momenti". Era il 17 luglio 2023 quando Valentino Colia, 15 anni, venne ucciso mentre stava attraversando viale Kennedy sulle strisce pedonali.

Alla guida del furgone c’era Bogdan Pasca, 33enne romeno, senza patente valida e con un tasso alcolemico di 1,1 grammo/litro. Un impatto violento, un volo di 38 metri, trasportato d’urgenza in ambulanza Valentino è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale San Gerardo di Monza. A un anno dalla tragedia, la mamma Emilia ricorda quella sera, i giorni successivi, l’immenso affetto degli amici, le iniziative organizzate per non dimenticare Vale. Ieri, nel primo anniversario della scomparsa del filio, ha iniziato la sua giornata al cimitero di Garbagnate, "mi sto preparando per andare a trovare Vale", ci racconta al telefono. E l’ha conclusa al centro di formazione professionale Salesiani di Arese dove Vale frequentava il corso di meccanica. Qui è stata celebrata una messa intorno all’albero di ciliegio che qualche mese fa è stato messo a dimora "per ricordare Valentino con qualcosa di vivo che rimanga negli anni".

La mamma racconta, "ho voluto che fosse così, una messa all’aperto per guardare il cielo, perché sono certa che Vale da lassù ci vede e ci sorride come ha sempre fatto quando era in vita. Era sempre felice e regalava sorrisi a tutti. In questi mesi, guardando le sue foto, mi sono accorta che sorride sempre, non ce n’è una dove è triste". Ieri è stato un giorno difficile, per mamma Emilia, papà Raffaele e il fratello Nicolò, come difficili sono stati gli ultimi 365 giorni. Alcuni più difficili di altri, come quando per ben due volte è stata fatta la richiesta di patteggiamento per Pasca. Alcuni meno difficili, come quando il 20 giugno è arrivata la sentenza di condanna a 7 anni e 4 mesi per il romeno.

"È stato un ottimo risultato, il giudice ha dato quasi il massimo della pena prevista per gli omicidi stradali, considerato come vanno le cose in Italia siamo soddisfatti della sentenza e anche perché quando avrà finito di scontare la pena dovrà andare via da qui - aggiunge Emilia -. Nessuno ci restituirà Vale, ma almeno abbiamo avuto giustizia". Familiari e amici hanno fondato l’associazione Amici di Vale che organizzerà eventi per raccogliere fondi da destinare a progetti che sostengono persone fragili. L’associazione Puntoebasket, dove era iscritto Vale, ha organizzato un torneo in sua memoria. A settembre il campetto di basket di via Pasubio, intitolato a Valentino, sarà inaugurato ufficialmente.