Un aiuto alle persone in difficoltà: l’esercito invisibile di Cinisello

Ogni giovedì i volontari Caritas distribuiscono fino a 5 quintali di prodotti attraverso i pacchi spesa

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di Rosario Palazzolo

Durante il primo lockdown si è più volte parlato di una nuova povertà dilagante a causa della perdita di posti di lavoro e della chiusura di numerose attività economiche. Negli ultimi mesi la questione è rimasta più sfumata, sebbene le difficoltà economiche continuino a mordere forte, non soltanto tra chi vive al margine. Lo sanno bene alla parrocchia San Pietro Martire, nel cuore del popolare quartiere Crocetta che da quasi un anno, con i suoi volontari, è diventato uno degli avamposti più importanti per combattere l’avanzata della povertà tra le famiglie.

Nel piccolo oratorio che si affaccia sull’autostrada A4, ogni giovedì i volontari guidati da don Alberto Beretta sono il collettore di tanta parte della solidarietà che Cinisello Balsamo esprime in modo costante e imperturbabile, lontano dai riflettori e dalla pubblicità. Don Alberto è schivo ad apparire, preferisce che le sue energie siano dedicate alla missione in uno dei quartieri più complessi della città. "Riceviamo donazioni di abbigliamento e prodotti alimentari che ci consentono di assistere più di 100 famiglie ogni settimana - spiegano i volontari -. Ci sono molti stranieri, ma anche tanti italiani che avevano un buon lavoro e che oggi si trovano nella condizione di non poter sfamare i loro figli". A tutti loro viene garantita una borsa con una spesa con i prodotti essenziali. Ogni settimana associazioni come il Cumse, la Croce Rossa o la Protezione civile, il Banco Alimentare consegnano i prodotti raccolti sul territorio. C’è chi il giovedì mattina dona il pane fresco. Chi, come il Gigante garantisce un flusso costante di derrate alimentari. E poi c’è la "ciliegina sulla torta": il pastificio Barosi, in modo anonimo ogni giovedì fornisce pacchi di pasta fresca per tutti. "Il nostro compito è predisporre borse alimentari già dimensionate per le famiglie di due e quattro persone" - spiegano ancora i volontari -. Ogni settimana si arriva a distribuire fino a 5 quintali di prodotti alimentari freschi e secchi.

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