SIMONA BALLATORE
Cronaca

Un abbraccio alla Vivaio "Lasciateci la nostra scuola"

Catena umana contro il trasloco, richieste di accessi agli atti e ricorsi. E partecipa anche la sottosegretaria Frassinetti: "Farò appello a Valditara".

Un abbraccio alla Vivaio "Lasciateci la nostra scuola"

di Simona Ballatore

"Salviamo i glicini, le palme e le balere e poi sradichiamo la scuola Vivaio dal suo ambiente naturale?". Anche se i primi banchi hanno già fatto capolino nella sede di viale D’Annunzio non s’arrendono le famiglie. Ieri, insieme a docenti, ad ex alunni, alla sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti e a volti noti, come quello di Angelomario Moratti, presidente di Special Olympics Italia, hanno abbracciato la storica sede che da quasi cinquant’anni ospita la scuola media per ciechi a indirizzo musicale. Una catena umana alla quale hanno partecipato circa trecento persone, con slogan ("La Vivaio è unica al mondo non la cambio nemmeno per sogno"), tamburi e strumenti musicali perché "La gabbia di via d’Annunzio non ci suona bene", scrivono ancora.

All’orizzonte c’è la data del trasloco: 30 giugno. Ma sperano ancora in un dietrofront mentre la sottosegretaria Frassinetti chiama il ministro: "Farò un appello al ministro Valditara, in base ai principi di inclusione". Gli alunni con sostegno rappresentano il 19,5% del totale, contro il 4,6% della media nazionale: ricordano i genitori anche in un dossier che ne ripercorre la storia, denunciando come l’incertezza della sede abbia ostacolato le iscrizioni di nuovi alunni.

In piazza anche la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Chiara Valcepina e il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Intanto continua la battaglia a suon di carte bollate e di richieste di accessi agli atti. Uno - presentato dagli avvocati Domenico Barboni, Anna Nardone e Flavia Poli - è partito proprio ieri sera, a nome di alcuni genitori, perché ora si teme pure per la salvezza degli archivi, preziosissimi "beni culturali inalienabili" tutelati dalla legge. Intanto, dopo l’ultimo sopralluogo - e in attesa dell’udienza fissata per il 24 ottobre - non si escludono nuove azioni legali.