REDAZIONE MILANO

"Umanità, amore per l’arte e grande eleganza interiore. Ci regalò gli abiti delle nozze"

di Manuela Marziani CIGOGNOLA (Pavia) "Ho perso il mio faro, colui che mi dava consigli su cosa dovevo fare in...

di Manuela Marziani CIGOGNOLA (Pavia) "Ho perso il mio faro, colui che mi dava consigli su cosa dovevo fare in...

di Manuela Marziani CIGOGNOLA (Pavia) "Ho perso il mio faro, colui che mi dava consigli su cosa dovevo fare in...

di Manuela MarzianiCIGOGNOLA (Pavia)"Ho perso il mio faro, colui che mi dava consigli su cosa dovevo fare in casa". Luciano Maini da 35 anni era accanto a Giorgio Armani. Gli curava il parco e Villa Rosa, la prestigiosa dimora che il re della moda aveva voluto acquistare sulle colline dell’Oltrepò. Una delle più belle case d’Italia e del mondo che persino il New York Times aveva voluto raccontare colpito da quei due piani costruiti negli anni 50 dal conte Franco Cella di Rivara e dalle 26 stanze che occupano una superficie di 15mila metri quadrati al centro di un terreno di 25 acri. Un’oasi di pace e serenità.

"La parte della casa che Giorgio Armani preferiva – ha aggiunto Maini – era la dependance. Quando arrivava amava stare lì perché in estate era fresca e in inverno calda. Lì aveva un appartamento dove pranzava, riposava e si fermava sul divano a guardare la televisione. La villa è molto bella, ma ti ci perdi. La dependance ha una dimensione più “umana” che si adattava a una persona come lui". Un Tiepolo in sala da pranzo, eppure “re Giorgio” preferiva stare fuori, in uno spazio più raccolto e meno sontuoso, a testimonianza del suo carattere e del suo stile semplice ed elegante. Anche un paio di mesi fa lo stilista scomparso a 91 anni era stato a villa Rosa. "Trascorreva a Cigognola almeno due weekend al mese – ha proseguito il custode –. Non lo faceva mai in agosto, ma da settembre veniva sempre. Era la casa più vicina alla sua residenza che possedeva. Inizialmente in villa praticava molto sport, si alzava presto al mattino e passeggiava nel parco. Poi ha cominciato a venire soltanto per riposarsi. Arrivava al venerdì e ripartiva la domenica pomeriggio".

Dal 1990 Luciano Maini si occupa della proprietà oltrepadana dove nel parco ci sono 80 animali, aironi, zebre, lama, alpaca, cervi dalle lunghe corna, pappagalli sudamericani e naturalmente i cani. "Mi confrontavo sempre – ha detto ancora Luciano Maini – su cosa dovessi fare con le piante e gli animali. Era un grande uomo, molto intelligente, ma soprattutto una persona magnifica, a modo e molto bravo con i suoi dipendenti". In paese Giorgio Armani, uomo schivo, si vedeva poco, anche quando soggiornava a Cigognola, ma è rimasta impressa nella memoria di tutti la festa del profumo che aveva organizzato appena era arrivato. "Erano gli anni ?90 – ha ricordato Maini – e Armani aveva creato Acqua di Giò che aveva voluto celebrare con una festa". Un legame profondo quello tra villa Rosa e Giorgio Armani, non a caso aveva messo a disposizione la villa per la festa di nozze della nipote Roberta, figlia del fratello Sergio, con Angelo Moratti, erede della nota azienda di petrolio. "Un matrimonio elegantissimo – ha aggiunto Maini –, festeggiato nel cuore del cuore di Giorgio, un amore che aveva trasferito anche a Leo Dell’Orco, il presidente della squadra di basket dal quale non si separava mai"